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Primavera in jazz al “Paradiso” di San Lazzaro di Savena

Jimmy_CobbTorna “Paradiso Jazz”, la rassegna primaverile che propone, nella sede del circolo Arci di San Lazzaro di Savena (Bo), sei appuntamenti per un cartellone dal respiro internazionale dal 25 marzo al 6 maggio.Organizzata dal circolo Arci San Lazzaro, insieme ad Arci Bologna, con il sostegno e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di San Lazzaro di Savena, con la direzione artistica di Marco Coppi e la direzione organizzativa di Franco Fanizzi, la rassegna tocca il traguardo della sesta edizione portando sul palco della Sala Teatro Paradiso (via Bellaria, 7) artisti da tutto il mondo, senza trascurare le più importanti produzioni musicali dell’Emilia-Romagna.

Tra i nomi spiccano quelli del progetto “Miles smiles”, con cui Paradiso Jazz aderisce alla Giornata Internazionale Unesco del Jazz, tra cui Wallace Roney, Larry Coryell e del batterista Omar Hakim. Non meno interessante l’appuntamento col trio di Jimmy Cobb e del bassista Buster Williams.

Eccellente anche la chiusura della rassegna con un gruppo di all stars italiane che comprende Marco Tamburini e Roberto Gatto.

Anche quest’anno il costo d’ingresso è contenuto (15 euro il biglietto standard, 11 euro quello per studenti), confermando la dimensione non elitaria ma popolare di una rassegna in cui la musica jazz si apre al grande pubblico.

Tutti i concerti cominciano alle ore 22.

Come sempre sarà possibile prenotarsi per gustare, prima dei concerti, una cena a base di piatti tipici della gastronomia locale.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 051 6279931 – arcisanlazzaro@tiscali.it – www.arcisanlazzaro.it

Programma

Lunedì 25 marzo: Cobb, Williams, Faraò Trio

Quando si ha l’opportunità di incontrare Jimmy Cobb non si può fare a meno di ricordare una delle più importanti realizzazioni discografiche del XX secolo, quel “Kind of Blue” di Miles Davis che lo vedeva protagonista alla batteria. Molte altre avventure musicali di pregio hanno segnato la carriera musicale di Cobb dagli anni ’50 ad oggi. Buster Williams, contrabbassista dalla tecnica impeccabile e dall’eleganza di suono e di fraseggio inconfondibili. Esponente del gotha jazzistico mondiale, Williams ha collaborato con artisti come Sonny Rollins, Count Basie, Art Blakey, Miles Davis, George Cables, Elvin Jones e molti altri. Con Cobb e Williams si esibirà Massimo Faraò, uno dei più bravi e creativi pianisti italiani, già apprezzatissimo ospite in passate edizioni di Paradiso Jazz con Archie Shepp e George Cables.

Lunedì 8 aprile: Union Jazz Band

L’ensemble di 18 elementi proporrà “Another Duke”, una produzione originale per orchestra jazz sulle musiche di Duke Ellington. Diretta dal sassofonista Marco Ferri, la UJB è dotata di suono di grande qualità e di impeccabile coordinamento producendo un emozionante e coinvolgente “mood” in una performance imperdibile. Dimostrazione di come la cultura jazzistica sia radicata sul territorio della regione Emilia-Romagna, la UJB è costituita da ottimi musicisti dell’area bolognese e modenese e rappresenta un tesoro musicale da custodire e alimentare. Paradiso Jazz, che ha sempre ritenuto importante ospitare significative produzioni musicali autoctone, conferma questa linea nella composizione del suo cartellone.

Lunedì 22 aprile: SGS Group, Inc.

Il palco della Sala Teatro Paradiso ospiterà un Trio che rappresenta una novità per i cartelloni jazzistici del nostro territorio – il SGS Group, Inc. – costituito da musicisti di grande qualità nel panorama del jazz contemporaneo. Il contrabbassista Yuri Goloubev, moscovita, nominato “Artista ad Honorem della Russia” nel 2002 e nel 2005, si è stabilito in Italia dove si è ben presto imposto all’attenzione del pubblico e della critica. Ha collaborato con artisti del calibro di Rick Margitza, Enrico Pieranunzi, Chihiro Yamanaka, Kenny Werner e si è esibito nei festival più prestigiosi come Umbria Jazz, North Sea Jazz (Olanda), London Jazz Festival, Festival of Perth (Australia), Jazzahead (Germania) e molti altri. Ha partecipato a più di settanta album (compreso un Grammy Nomination) sia come leader e co-leader che come sideman. Il pianista gallese Gwilym Simcock, eletto più volte “Jazz Musician of the Year”, vincitore del prestigioso BBC Rising Star Jazz Award, Mercury Prize e molti altri. Gwilym collabora con musicisti come Bobby McFerrin, Dave Holland, Norma Winstone, Lee Konitz. Appellato come “genio creativo” da Chick Corea, è spesso invitato ad esibirsi da ensemble prestigiosi come la London Sinfonietta e la Scottisch Chamber Orchestra. Apprezzato anche come compositore, tiene concerti su palchi prestigiosi come BBC Proms (Londra), Jarasum Jazz Festival (South Korea), Rochester Jazz Festival (Stati Uniti), Ruhr Klavierfestival (Germania), Bergen Jazzfestival (Norvegia). Il batterista israeliano Asaf Sirkis vive a Londra dove si è inserito come uno dei drummer più ricercati e apprezzati. Già batterista dell’ “Orient House Ensemble” di Gilad Atzmon (che con l’album Exile ha ottenuto il “Best CD of the Year” al BBC Jazz Award 2003) da anni partecipa a progetti con musicisti di primissimo piano come Chick Corea, Jeff Berlin, Larry Coryell, Gary Husband, John Taylor, Dave Liebman.

 

Mercoledì 24 aprile: Mix City

La rassegna cambia eccezionalmente palco e si sposta al Bravo Caffè (via Mascarella 1, Bologna), per promuovere un “concerto off” in collaborazione con l’Ambasciata Francese in Italia, la Region Pays de la Loire, l’Alliance Francaise di Bologna, il Nantes Jazz Action/Pannonica.

Il gruppo francese Mix City propone “Nola’s Mood”. La formazione – composta da otto musicisti – produce da dodici anni un repertorio originale le cui radici affondano nella cultura afroamericana. Il gruppo ne interpreta la propria visione attraverso un prisma rock progressivo e “French touch”, esprimendosi attraverso una rilettura con grooves new soul contemporanei e l’aggiunta di un elettro “savoire–faire” condotto da un dj ultra ritmico. Mix City ha sempre guardato verso il Funk di Nola (New Orleans) studiando attentamente il “Mood” dei migliori artisti del posto. Il cantante di Mix City ha accompagnato diversi musicisti nel “French Quarter” di Nola per qualche anno e il gruppo si è appropriato del suono delle Brass Bands di quel mondo realizzando un “Mix” con un’architettura sonora a volte elettro-funk mutante, a volte psichedelica, intrecciando i percorsi e allargando gli stili. Questa macchina da groove, ritmica e tumultuosa, contiene in sé gli elementi della musica afroamericana che fa swingare il mondo da decenni. Mix City è composto da: Jean–Patrick Cosset (keyboards), Gilles Delagrange (batteria), Benoit Luguè (basso), Kevin Grosmolard (percussioni), Pierre-Yves Merel (sassofoni), Jean-Marie Goupil (tromba), Laurent Lair (trombone), Vincent Pollet-Villard (voce).

Martedì 30 aprile: Miles Smiles

Paradiso Jazz aderisce con entusiasmo alla Giornata Internazionale Unesco del Jazz e dedica la serata a uno dei musicisti che ha segnato massimamente il corso e il destino di questa musica e dei linguaggi ad essa adiacenti, Miles Davis. Con il progetto “Miles Smiles” si esibirà un sestetto di livello assoluto i cui componenti sono garanzia del meglio per quanto riguarda le capacità di padronanza e virtuosismo strumentale, creatività, suono, interplay. Musicisti che abitualmente frequentano festival e cartelloni internazionali si sono incontrati per quest’avventura sulla musica di Davis. Wallace Roney (tromba), Rick Margitza (sax), Larry Coryell (chitarra elettrica), Joey Di Francesco (organo hammond), Victor Bailey (basso elettrico), Omar Hakim (batteria).

Lunedì 6 maggio: Drumpet

Chiude la rassegna il quartetto guidato dal bolognese Marco Tamburini alla tromba. Espressione del miglior jazz italiano, Tamburini non a caso è affiancato alla batteria da Roberto Gatto, uno dei musicisti più noti e amati dal pubblico dei jazzofili, come le sue precedenti esibizioni a Paradiso Jazz hanno confermato. Il bravissimo e sorprendente Glauco Benedetti al basso tuba, che ha dimostrato le sue capacità di musicista e strumentista dedicando un cd alla musica del bassista Jaco Pastorius, dove il basso elettrico viene sostituito dal suo basso tuba. Alla chitarra elettrica l’apprezzato Roberto Cecchetto. Come suggerisce il titolo del concerto, la serata si svolgerà all’insegna di evocative sonorità ritmiche e melodiche, dove i suoni di questa interessante formazione si amalgameranno in maniera originale e potente per un concerto di jazz moderno e coinvolgente.

 

 

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