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In occasione della Festa delle Donne, sabato a Carpi, presentazione del libro “Per non dargliela vinta”

in-controviolenzaSi chiama “In controviolenza” l’iniziativa di sabato 9 marzo al pomeriggio a Carpi promossa da Cgil, Università Libera Età Natalia Ginzburg, Associazioni Femminili di Carpi e Vivere Donna e con il patrocinio dell’Unione Terre d’Argine e in collaborazione con la libreria La Fenice.

L’incontro che si tiene presso la Camera del Lavoro (via Tre Febbraio, 1) alle ore 16.30, prende le mosse dalla presentazione del libro di Giovanna Ferrari “Per non dargliela vinta” e allargherà la discussione sul grave, e quanto mai attuale, tema della violenza contro le donne da parte del compagno.

L’incontro muove dall’analisi del contesto molto “normale” in cui si verificano queste vicende per capire le motivazioni anche sociologiche di questi gesti violenti e capire come si può meglio affrontare il problema sia attraverso strumenti normativi che di supporto psicologico, per arrivare a tutelare meglio le donne.

Si apre con il saluto di Tamara Calzolari coordinatrice della Cgil di Carpi, a seguire una discussione con l’autrice del libro Giovanna Ferrari, l’avvocato Giovanna Fava e lo psicologo Giorgio Penuti del progetto Asl di Modena “Liberiamoci dalla violenza” rivolto agli uomini che avvertono questo rischio nei propri comportamenti. Conduce l’incontro il giornalista Marcello Marchesini de Il Resto del Carlino di Carpi.

Daniela De Pietri consigliera dell’Unione Terre d’Argine presenterà il progetto di legge regionale Contro la Violenza alle Donne.

“Per non dargliela vinta. Scena e retroscena di un uxoricida” (edizioni il Ciliegio, 2012), è il racconto fatto dalla madre Giovanna Ferrari della tragica e assurda vicenda di sua figlia Giulia Galiotto uccisa nel febbraio 2009 dal marito Marco Manzini a San Michele dei Mucchietti nel sassolese. Lui la colpì al capo con una pietra, la gettò dal greto del fiume Secchia e raccontò che si era suicidata. Poi crollò e confessò di averla uccisa; ora è in carcere, condannato in Appello a 19 anni e in attesa del pronunciamento della Cassazione.

 
















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