L’amministrazione comunale di Scandiano, grazie alla collaborazione con il servizio tecnico di bacino e la bonifica dell’Emilia centrale, ha realizzato vari interventi su rii, briglie, alvei di torrenti, muri di contenimento, finalizzati alla riduzione di rischio idrogeologico in alcune zone critiche del territorio comunale, colpite da abbondanti piogge ed esondazioni già dal 2010. Nel corso del 2013, prenderà poi avvio un progetto ad opera del servizio tecnico di bacino, il cui valore è stimato attorno a 1,5 milioni di euro, e che interesserà la risagomatura di tutto il tratto dell’alveo del torrente Tresinaro che va da Arceto fino a San Donnino di Luguria, e che riguarda circa 3 km di tragitto sul territorio di Scandiano. In particolare nell’area comunale si lavorerà per risagomare e mettere in sicurezza la zona adiacente a Villa Pecchiona (località Arceto, direzione Salvaterra), e verrà ripulito il torrente, specialmente dove la vegetazione spontanea potrebbe causare problemi in caso di piena.
Nel frattempo si sono conclusi con il 2012 parte dei lavori che hanno interessato varie frazioni, come il tombamento del rio Colombaro a Rondinara, dove la bonifica ha eseguito un’opera di pulizia dell’alveo del Rio Colombaro nel tratto a valle del tombamento, per migliorarne la funzione idraulica.
Nel giugno del 2010, l’abitato del Colombaro è stato sommerso dalle acque del rio, tracimate a monte del tombamento esistente: il manufatto, demolito dalla proprietà privata, è stato quindi ricostruito, sempre a cura dei privati frontisti, aumentandone la sezione.
A monte dell’abitato di Mazzalasino, l’omonimo rio era in un primo tempo tombato fino al Tresinaro: l’ostruzione del tombamento da parte di detriti e il suo mal funzionamento hanno causato – sempre nel 2010 – la tracimazione del corso d’acqua, ela conseguente l’inondazione di alcune case a valle della strada provinciale. E’ stata dunque aperta una porzione del tombamento, così da consentire le opere di pulizia e manutenzione, eseguite dalla Provincia nella scorsa estate.
Sempre a Mazzalasino è rientrata anche la situazione di criticità in carico al rio Rocca, grazie agli interventi eseguiti nel corso del 2011. Sono stati inoltre effettuati interventi sui rii San Michele e Corghi a San Ruffino: ad oggi la situazione di riferimento risulta adeguata alla normale gestione.
A Rondinara il servizio tecnico di bacino ha ricostruito nei primi mesi del 2012 la briglia del Tresinaro: erano state riscontrate infatti criticità, determinate dall’esondazione dei due rii in corrispondenza dei due attraversamenti al di sotto di via Cà Corghi. Si è inoltre proceduto alla risagomatura dell’alveo a monte del ponte di via S.Iorio. La risagomatura dell’alveo più a valle interesserà anche la sistemazione ad Arceto dell’erosione in località via San Gaetano: in questo tratto, il naturale cambio di direzione del torrente determina la costante erosione dell’argine destro, che periodicamente necessita di opere di contenimento.
Sempre nel corso dell’anno, il servizio tecnico di bacino ha provveduto ad eseguire lavori di pulizia e di risagomatura dell’alveo del rio Fontana Amara, a Ca’ de Caroli, mentre la bonfica ha realizzato i lavori di posa di una griglia: tale intervento, in corrispondenza dell’intersezione con via del Borgo, dovrebbe garantire il convogliamento nel collettore fognario della acque di scorrimento, sebbene si rendano necessari anche interventi ad opera di privati per la corretta gestione dei terreni posti in prossimità del corso d’acqua.
La realizzazione della bretella di via Ubersetto, nel contesto dei lavori lungo la pedemontana, ha comportato il sovrapassaggio della viabilità rispetto al Rio Bellano. Nel corso del maggio 2012 sono stati eseguiti da parte del servizio tecnico di bacino, i lavori di costruzione di una briglia a monte del manufatto ANAS per ripristinare il profilo longitudinale del corso d’acqua. Contestualmente sono state fatte opere di risagomatura dell’alveo a monte della nuova briglia fino al ponte di via Cà Bellani, ripristinando in tal modo le quote e le protezioni ai piedi dei muri in sasso.
La situazione del Rio Pelligaro, a partire dalle ultime abitazioni di via Braglia e fino alla ramificazione del Rio Riazzo a Rondinara, non è del tutto risolta: il corso d’acqua è costeggiato dalla strada bianca che conduce al nucleo di Costa Ghina. Lungo il tratto si presentano problemi di varia natura: un guado, depositi in alveo che lo rendono inadeguato con la quota della strada, briglie danneggiate. I privati hanno provveduto ad alcune sistemazioni a fronte dei danni causati dall’acqua esondata nel contesto degli eventi straordinari del maggio 2010. Pur non rilevando situazioni di pericolo per edifici e manufatti civili, è indubbia la necessità di intervenire con pulizia dell’alveo e di sistemazione delle briglie.
Nell’autunno 2012 la bonifica ha realizzato una briglia a monte del ponte di via Cà de Rossi sull’omonimo rio, sempre a Rondinara. L’opera serve a proteggere il manufatto e la difesa spondale realizzata nel 2010 a valle del ponte.
Altra situazione monitorata è quella del rio Costa Guglia a Ventoso. La realizzazione del manufatto in corrispondenza della via Colombaia ha comportato un aumento della velocità di scorrimento e conseguentemente, come avvenuto sul Rio Bellano, una significativa erosione del fondo a monte.
Nelle scorse settimane sono state fatte ispezioni dirette – da parte dell’Amministrazione e del servizio tecnico di bacino – a partire dal ponte della SP52 e fino alla loc. San Gaetano, per verificare e valutare lo stato dell’alveo del Tresinaro: l’asta presa in esame è stata in parte assoggettata ad opere di pulizia della vegetazione. In queste aree golenali non non si sono riscontrati ostacoli al regolare deflusso delle acque e si è riscontrato che la ripresa vegetativa di essenze arboree, principalmente pioppi e robinie, è ancora a livello arbustivo con sezioni che garantiscono al momento un’idonea flessibilità.
