13 appuntamenti, una riduzione teatrale ispirata ad un testo originale del 1790 ambientato a Scandiano e allestita in collaborazione con l’istituto Chierici e l’ITIS Nobili, il coinvolgimento di studenti, scuole, associazioni, dell’Università degli studi di Modena e Reggio: tutto questo fa parte del ricco programma che andrà in scena dal 13 dicembre fino a primavera inoltrata per la celebrazione del ventennale del centro studi Lazzaro Spallanzani di Scandiano. Un programma di lavori che non ha di certo intenti autocelebrativi, ma che mette al centro approfondimenti e analisi sul mondo scientifico che gravitava attorno alla figura di Lazzaro Spallanzani e di altri studiosi scandianesi, italiani ed europei.
Si comincia giovedì 13 dicembre alle ore 20.30, alla sala Bruno Casini del centro giovani di Scandiano con “ 20 anni nel nome di Lazzaro”: durante l’incontro si illustrerà l’attività del centro in questi vent’anni di lavoro, alla presenza del Sindaco di Scandiano Alessio Mammi e del Presidente del Centro Bruno Cavalchi, A seguire si terrà il concerto dell’orchestra d’archi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “A. Peri – C. Merulo” (Cristina Noli- flauto, Ioana Carausu- clavicembalo, Gaetano Nenna- direttore), per poi proseguire con altri appuntamenti. Durante la conferenza stampa il presidente Cavalchi ha messo in rilievo l’idea di avviare le celebrazioni con tutti i “pubblici” che hanno fatto parte della storia del centro: non si è scelto soltanto il linguaggio delle parole, ma anche cinema e teatro. Come ha ricordato Alessio Mammi “quello del centro studi è un programma capace di interessare e coinvolgere il pubblico, un programma aperto al pubblico scandianese e reggiano. Scandiano è famosa per le sue figure illustri, come ricordato anche dal Carducci; questa è una grande occasione che mette in rilievo il valore scientifico del centro studi. Oggi abbiamo bisogno di energia creativa, anche per pensare nuove figure professionali, per inventare nuove attività”.
Ilenia Malavasi, assessore alla cultura della Provincia ha ricordato: “ Il centro studi ha saputo dare vita a tante sinergie con il territorio, facendo conoscere non soltanto l’opera dello Spallanzani ma di tanti studiosi del periodo, senza dimenticarsi di Laura Bassi, uno dei rari nomi femminili tra le scienziate mondiali del tempo. Di grande interesse anche l’allestimento dell’opera teatrale, il cui valore storico e territoriale è indiscutibile”.
Il Centro Studi Lazzaro Spallanzani è l’associazione culturale intitolata al grande scienziato di Scandiano, che intende promuovere e favorire gli studi di storia della scienza intorno alla figura di Spallanzani e degli altri naturalisti e scienziati che hanno segnato la storia di Scandiano, influenzando in modo decisivo lo sviluppo della biologia e della scienza italiana ed europea. Il Centro si prefigge inoltre di sollecitare l’incontro e la collaborazione di studiosi di diverse esperienze e discipline nell’ambito delle scienze naturali e delle scienze umane, con particolare riferimento alla cultura contemporanea. Dal 1992 ad oggi, il Centro ha promosso studi e ricerche storiche riguardanti gli scienziati reggiani del XVIII secolo, ha organizzato seminari periodici di approfondimento su temi riguardanti la storia della scienza, pubblicando undici volumi di saggi nella collana “Biblioteca di Storia della Scienza” dell’editore Leo S. Olschki di Firenze. Varie iniziative nel campo della divulgazione della cultura scientifica sono state realizzate, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio, in particolare a favore degli istituti scolastici locali. Nel 2012 ricorre il ventennale della nascita del Centro Studi, fondato il 13 dicembre del 1992 con sede in Casa Spallanzani a Scandiano.
Per ricordare questa ricorrenza, il Centro Studi in collaborazione con il Comune di Scandiano, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e la Provincia di Reggio Emilia, realizza un ricco programma di appuntamenti che si svolgerà da dicembre 2012 a maggio 2013 e che vedrà il coinvolgimento delle scuole del territorio, di altri Enti pubblici, dell’Università di Reggio e Modena e di molti studiosi di livello nazionale.
