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Catastrofi naturali e assicurazioni: il futuro è nella collaborazione tra Stato e Compagnie

Lo Stato non ha più le risorse per risarcire i danni causati dalle calamità naturali. Oltre alla prevenzione, l’unica altra strada percorribile è accantonare prima i fondi necessari per gli interventi di ripristino studiando forme di collaborazione tra le compagnie d’assicurazione private e lo Stato. È la conclusione cui sono giunti gli esperti intervenuti al convegno che si è tenuto il 3 dicembre a Medolla sul tema catastrofi naturali-assicurazioni degli immobili. L’iniziativa è stata organizzata da Insieme (la cooperativa di utenti in campo assicurativo promossa da Confcooperative Modena), Apima Modena e Unima Ferrara. «Il basso volume di premi per calamità fino a oggi non ha favorito campagne di sensibilizzazione sul tema in quanto le compagnie, non avendo raggiunto una massa critica di abitazioni assicurate sparse per tutto il territorio, non hanno interesse ad assicurare – ha spiegato Antonio Fierro, della cooperativa Insieme – In più è ancora lontana l’obbligatorietà delle polizze per calamità naturali, obbligatorie invece da anni non solo in Usa e Giappone, ma anche in Spagna, Grecia, Turchia e Romania. Per dare una risposta ai nostri soci, che ci chiedono come ci si può coprire dal rischio di eventi naturali catastrofici (terremoti, alluvioni, uragani ecc), stiamo selezionando le compagnie disponibili a emettere polizze assicurative su questi eventi; con queste compagnie vogliamo discutere proposte e condizioni da offrire ai nostri associati».

Fierro ha ricordato che ogni anno in Italia si spendono mediamente 5 miliardi di euro per danni materiali causati da eventi naturali, senza contare le perdite in vite umane e i danni indiretti. Secondo il ministro dell’Ambiente Corrado Clini per mettere in sicurezza il nostro territorio occorrerebbero almeno 60 miliardi di euro, un investimento che verrebbe ammortizzato in dodici anni. «Ogni euro speso in prevenzione ha un ritorno economico quadruplo, mentre un euro dato in risarcimento rimane tutt’al più un euro. I disastri artificiali possono sempre essere evitati e bisogna lavorare per farlo, ma anche quelli naturali possono essere ammortizzati con interventi mirati. Occorre un equilibrio tra prevenzione e accantonamento di risorse. Nel passato si è attuata una mutualità monca tra territori anticipando ai colpiti da disastri risorse destinate ad altro. Questo modello non tiene più e va sostituito – ha concluso Fierro – con forme che oggi abbiamo appena iniziato ad abbozzare». Info: cooperativa Insieme – tel. 059.821827; www.cooperativainsieme.eu

















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