Hanno usato le loro eccellenti conoscenze tecniche e informatiche per trasformare una macchina cambiamonete di un locale di Rolo, nella bassa reggiana, in una sorta di «gallina dalle uova d’oro». Grazie a un congegno elettrico che alterava il software della macchina e la svuotava in pochi minuti. Ai due giovani residenti nella bassa modenese, non è però andata bene: mentre la cambiamonete oramai in tilt continuava ad erogare danaro sono giunti i Carabinieri della Stazione di Fabbrico allertati dal barista che aveva notato i movimenti sospetti.
Inizialmente i due hanno cercato di depistare i Carabinieri disfacendosi peraltro del congegno elettronico artigianale in loro possesso che gettavano sotto un tavolo del bar per poi incastrati dagli inconfutabili filmati del sistema di videoregistrazione del bar ammettere le proprie responsabilità. Questa in sintesi la premessa dei fatti che ha visto i Carabinieri della Stazione di Fabbrico denunciare, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, un 21enne di Carpi ed un 45enne nativo di Casoria ma residente a Concordia sulla Secchia chiamati a rispondere del reato di tentato furto aggravato in concorso.
A loro i Carabinieri hanno sequestrato un generatore di corrente a bassa frequenza artigianale attraverso il quale erano riusciti a mandare in tilt il cambiamonete che erogava soldi. I due “tecnici del crimine” la scorsa mattina sono entrati in un bar di Rolo fingendosi clienti. Hanno subito raggiunto la sala giochi in un locale attiguo al banco mescita. Mentre il 45enne provvedeva a mandare in tilt il cambiamonete il complice giovane faceva il palo in modo tale da allertare l’amico in caso di arrivo di occhi indiscreti. A loro insaputa il barista notava tutto grazie al sistema di video sorveglianza provvedendo dapprima ad allertare i Carabinieri di Fabbrico e quindi a staccare l’energia elettrica sul cambiamonete per impedire che questo continuasse a “sputare” soldi.
I carabinieri di Fabbrico giunti sul posto, dopo aver proceduto ad identificare i due ragazzi, rinvenivano sotto un tavolino un congegno elettronico attraverso il quale era stata mandata in tilt la macchina cambiamonete che aveva erogato oltre 100 euro in monete ancora fermo nel cassetto pronte per essere prelevate. I due, che inizialmente si dichiaravano estranei all’apparecchiatura elettronica rinvenuta e quindi all’alterazione del software del cambiamonete, sono stati costretti a “rivisitare” la loro deposizione allorquando i Carabinieri gli hanno informati che la loro condotta era stata filmata. Dalla sala giochi del bar ala caserma dei carabinieri di Fabbrico il passo è stato breve e dove i due hacker venivano denunciati alla Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato. Le indagini dei carabinieri di Fabbrico proseguono per verificare il “giro d’affari” del duetto, che non si esclude possa aver messo in piedi una “holding” del malaffare più articolata.