Partiamo da un fatto: in Italia tutte le ricostruzioni relative ai grandi eventi sismici sono state finanziate al 100% dal governo. Per esempio : qualche giorno fa è stata pagata l’ultima rata del terremoto dell’Irpinia del 1980 e il totale dei contributi per loro dal 1980 ad oggi è stato di 65 miliardi di euro (fonte Camera dei Deputati).
Ci chiediamo come con 2,5 miliardi effettivamente stanziati e 6 miliardi (solo promessi, ma senza effettiva copertura finanziaria) si possano riparare i danni del sisma.
Ci sorprende l’incapacità del nostro Presidente della Regione e Commissario Straordinario per il terremoto Vasco Errani nel pretendere e ottenere quanto ci spetta di diritto. Oppure dobbiamo prendere atto che siamo trattati come terremotati di seconda categoria. Si dimostra davvero poca riconoscenza verso gli emiliani che tanto hanno contribuito alla ricchezza del nostro paese e alla ricostruzione dei passati terremoti.
Ricordiamo anche che in passato, alle popolazioni terremotate sono stati riconosciuti forti sgravi fiscali e nelle peggiori delle ipotesi di rateizzazioni delle tasse: al contrario di quanto accade da noi.
Allora chiediamoci cosa succederà il 16 dicembre 2012 quando dovremo onorare tutte le pendenze sospese (bollette di acqua, luce, gas, telefono, IMU, contributi INPS ed INAIL, imposte da dichiarazione dei redditi) ?
Concludiamo ricordando che tra gli sforzi più intensi fatti da Errani in questi ultimi mesi c’è quello di affermare l’importanza dell’ Autostrada Cispadana (che ricordiamolo tiene impegnati qualcosa come 180 milioni di fondi regionali), nonostante venga da più parti fatto notare che dopo il terremoto le priorità sono ben altre.
(Raffaele Ganzerli- MoV. 5 Stelle Modena e Prov)