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“Invito a Palazzo” con UniCredit a Palazzo Magnani Bologna

UniCredit partecipa anche quest’anno a “Invito a Palazzo”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Bancaria Italiana, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che vedrà aperti gratuitamente al pubblico sabato 6 ottobre, dalle ore 10 alle ore 19, alcuni fra i palazzi più prestigiosi per interesse storico, architettonico e artistico appartenenti alle banche italiane. Per UniCredit sarà aperta al pubblico la sede di Palazzo Magnani in via Zamboni, a Bologna.

Invito a Palazzo, sottolinea l’Abi, fin dai suoi inizi si è affermata come la forma di comunicazione di più largo successo adottata dalle banche per restituire alla comunità nazionale, così come ai turisti stranieri, un patrimonio di testimonianze di civiltà artistica e di vita civile costituitosi in Italia in questo millennio.

In undici anni, l’iniziativa ha reso accessibili oltre 200 sedi storiche di proprietà di più di cento banche, distribuite in ben oltre 100 città in tutta Italia con la partecipazione di oltre 900 mila visitatori.

Quest’anno UniCredit aderisce a questa importante iniziativa di incontro con i cittadini proponendo sabato 6 ottobre la visita a 11 palazzi di grande valore architettonico e artistico in Italia, fra cui per l’appunto Palazzo Magnani, a Bologna. Tesori d’arte che costituiscono testimonianza di un forte radicamento nel tessuto sociale delle comunità in cui è presente, oltre che dell’impegno nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio artistico ed architettonico.

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Palazzo Magnani, tra le più belle dimore signorili della Bologna cinquecentesca, è stato costruito tra il 1577 ed il 1579 su progetto dell’architetto Domenico Tibaldi ed arricchito dal famoso fregio, raffigurante La Storia di Romolo e Remo, dipinto dai Carracci tra il 1598 ed il 1592 nel salone d’onore del primo piano.

La famiglia Magnani, di origini oscure e certamente non nobili, si arricchì al punto da ottenere, grazie ai Bentivoglio, la carica senatoriale. Per manifestare apertamente alla cittadinanza la propria affermazione sociale, Lorenzo Magnani volle edificare un Palazzo di prestigio che rimanesse a vantaggio dei posteri e degli eredi, ad ornamento della città.

Il fregio, tipico ornamento dei palazzi nobiliari del Cinquecento, con il suo carattere eminentemente narrativo, sembrava creato apposta per tramandare ai posteri, secondo l’espressa volontà del committente, l’epopea della famiglia Magnani, della quale il Palazzo costituiva testimonianza certa ed indiscussa.

Il ciclo ornamentale di affreschi, composto di 14 quadri, rappresenta una delle massime espressioni dei Carracci.

In seguito alla sconfitta dei loro protettori e ai provvedimenti divulgati da Papa Leone X nel 1513, i Magnani furono privati del titolo senatorio, che fu restituito loro solo nel 1590 quando Lorenzo fu nominato senatore da Papa Sisto V, nonostante l’opposizione del ceto senatorio bolognese.

Estinti i Magnani, alla fine del Settecento il Palazzo passò alla famiglia De Lucca, poi ai Malvezzi Campeggi e successivamente ai Salem, dai quali il Credito Romagnolo lo acquistò nel 1959 per adibirlo a sede della Presidenza e della Direzione Generale.

Nel 1989 fu restaurato il ciclo di affreschi dei Carracci e nel 1997, un anno dopo la costituzione di Rolo Banca, l’intero edificio è stato restaurato e restituito ai fasti originali, con ampie sale di rappresentanza che ospitano oggi la Collezione d’Arte.

 

















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