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Modena: genitori, al centro per le famiglie informazioni e servizi

Un punto di riferimento per orientare le famiglie tra i diversi servizi e le opportunità a disposizione, un supporto per affrontare i grandi cambiamenti, come la nascita di un bambino o l’avvio di un percorso di adozione o affido, ma anche un aiuto per i momenti difficili: i problemi educativi, le separazioni, le difficoltà economiche.

Sono alcuni degli ambiti di intervento del Centro per le famiglie che, promosso dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Modena, propone ogni anno diverse attività anche con l’obiettivo di “creare occasioni di incontro e di confronto tra le persone, sviluppando una rete di relazioni in grado di fornire un supporto concreto alle famiglie, agendo in una logica di tipo preventivo e cercando di evitare, o almeno limitare, le situazioni di sofferenza”, spiega l’assessore Francesca Maletti che sottolinea come “le attività proposte si sviluppino nell’ambito di una progettualità del Centro che utilizza lo strumento delle convenzioni con  soggetti del terzo settore anche per cogliere al meglio le peculiarità e i bisogni di alcuni territori della città in relazione ai cambiamenti sociali”.

Le attività di sostegno alla genitorialità prevedono interventi di tipo progettuale sviluppati sia direttamente nella sede centrale del Centro per le famiglie, in piazzale Redecocca 1, sia in collaborazione con altri soggetti nelle sedi decentrate al Centro culturale multietnico Milinda, in via Canaletto 102, e a Comunità e famiglie, in piazzetta Don Dossetti 32.

Proprio in questi giorni è al via un ciclo di conversazioni tra neogenitori che prende il nome “Noi e nostro figlio” (sabato 6 ottobre il primo appuntamento) che, insieme al progetto “Spazi incontro”, viene proposto da quando è attivo il Centro per le famiglie, quindi dagli anni 1994-1995, con gli opportuni aggiornamenti e modifiche nel tempo a seconda del mutare della realtà territoriale. Altri progetti, come “Mamme insieme”, sono invece più recenti. Il servizio di auto-mutuo aiuto tra mamme è infatti una sperimentazione del 2011, in via di implementazione quest’anno. Ai genitori che lo richiedono viene inoltre offerta la consulenza educativa 0 – 6 anni in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione.

Lo sportello Informafamiglie, che ha anche una pagina on line (www.comune.modena.it/informafamiglie) sul sito del Comune di Modena e una newsletter, ha l’obiettivo di fornire informazioni utili alle famiglie e orientamento ai servizi, attraverso l’aggiornamento continuo sulle iniziative in corso rivolte a bambini e genitori. Nel 2011 i diversi visitatori del sito sono stati 51 mila 522, mentre hanno contattato lo sportello di persona, telefonicamente o per email 10 mila 947 persone. Nella stessa sede del Centro per le famiglie di piazzale Redecocca sono presenti anche uno sportello Informaffido e uno Informadozione.

Le convenzioni attualmente attive sono quelle con l’Arci e con la parrocchia San Benedetto Abate per l’attività delle sedi decentrate del Centro per le famiglie, e con le fondazioni Ceis onlus di Modena e Centro famiglia di Nazareth per attività di consulenza familiare. Qualora il Centro per le famiglie rilevi che il nucleo o il genitore abbia bisogno di una consulenza lo indirizza presso le fondazioni Famiglia di Nazareth o Ceis. Quest’ultima organizza inoltre, all’interno e con la collaborazione delle scuole primarie e secondarie, progetti di sostegno ai genitori: i corsi prevedono percorsi formativi di primo livello e attività di gruppi di confronto facilitati per sostenere le capacità educative anche in un’ottica preventiva.

Il Centro per le famiglie, inoltre, attraverso l’attività dell’ufficio Pacchetto famiglie, propone interventi di natura economica a sostegno dei genitori, d’iniziativa comunale, regionale o statale, secondo le forme e le modalità indicate dai diversi bandi: assegno per il primo anno di vita del proprio figlio, assegno di maternità, contributo per nuclei con almeno tre figli, bonus tariffari per elettricità e gas bonus teleriscaldamento. Il Centro, inoltre, organizza ciclicamente incontri a tema per genitori e fornisce inoltre un servizio di mediazione familiare rivolto a genitori in situazione di separazione o divorzio, e ad altre figure coinvolte a vario titolo nella cura dei bambini (nonni, insegnanti, nuovi partner).

Per informazioni è possibile contattare la sede centrale del Centro per le famiglie (piazzale Redecocca 1, tel. 059 2033614, email centro.famiglie@comune.modena.it, www.comune.modena.it/informafamiglie) e le sedi decentrate presso il Milinda (via Canaletto 102, tel. 059 315471, milinda@comune.modena.it) e presso Comunità e famiglie (piazzetta Don Dossetti 32, tel. 059 375691, comfam@comune.modena.it).

SENZA NONNI O BABY SITTER? C’E’ “MAMME INSIEME”

Il Centro per le famiglie e la Consulta per le Politiche familiari propongono un progetto di auto-mutuo aiuto rivolto a nuclei in difficoltà per l’assenza di reti parentali

A quale madre non è capitato di non sapere a chi lasciare il proprio figlio per andare a una visita medica, a un appuntamento importante o a un corso? Il Comune di Modena, attraverso il Centro per le famiglie in collaborazione con la Consulta per le Politiche familiari, solidali e della coesione sociale, ha sviluppato nell’ambito dell’attività “Spazio incontro” del Centro per le famiglie al Milinda un progetto di auto-mutuo aiuto rivolto alle mamme in difficoltà per l’assenza di reti parentali o amicali a cui fare riferimento.

Di fatto, le mamme che hanno necessità di svolgere alcune pratiche legate alla quotidianità, dalle visite mediche alla ricerca di un lavoro, dalla frequenza di un corso al disbrigo di faccende che non consentono la presenza di un minore, possono lasciare per breve tempo il proprio bambino in un luogo di fiducia – lo Spazio incontro del Centro Milinda – affidandolo, con la supervisione degli operatori del Centro per le famiglie, ad altre mamme o a volontari.

“Il progetto ‘Mamme insieme’, la cui sperimentazione è stata avviata nel 2011, ha l’obiettivo di promuovere reti di solidarietà e sostegno tra mamme in un contesto di reciprocità e normalità e di sostenere concretamente le famiglie in grave disagio economico, pesantemente aggravato dalla crisi”, commenta l’assessore comunale alle Politiche sociali, sanitarie e abitative Francesca Maletti. “Lo Spazio incontro Milinda è collocato in un contesto territoriale in cui la presenza di famiglie migranti è considerevole. Si tratta di persone che sul territorio non hanno una rete parentale a cui si possono appoggiare e spesso non possono permettersi di pagare una persona per accudire il proprio figlio. Esigenza, quest’ultima, sempre più sentita anche dalle famiglie di nazionalità italiana, che a causa della crisi di questi anni vivono in misura sempre maggiore una situazione di disagio economico”.

Nel 2011 il servizio “Mamme insieme” ha dato, ad esempio, l’opportunità a una mamma di conseguire la patente di guida e a un’altra di studiare per il corso d’italiano.

ESPERIENZE A CONFRONTO PER DISSIPARE LE PAURE

Prende il via sabato 6 ottobre il ciclo di incontri “Noi e nostro figlio” organizzato dal Centro per le famiglie dedicato a coloro che ricoprono il ruolo per la prima volta

Perché nostro figlio non mangia? E’ normale che di notte non dorma? Non riesco ad essere mamma, moglie e donna contemporaneamente, ho bisogno di una mano. Non può essere che solo la madre è in grado di sapere cosa è meglio per il figlio, io da padre che ruolo ho allora?

Sono alcuni dei quesiti che quasi tutti i genitori si pongono quando si ritrovano per la prima volta a vivere la difficile ed emozionante avventura di crescere un figlio. Dubbi, paure e difficoltà a cui cerca di rispondere il ciclo di incontri “Noi e nostro figlio: cinque appuntamenti con esperti rivolto a genitori di bambini da 0 – 1 anni che spaziano dalla psicologia all’alimentazione e al gioco strutturati in modo da dare spazio alla “conversazione” tra genitori, allo scambio d’esperienze, alla socializzazione delle difficoltà, al confronto tra diversi stili educativi. Lo scopo è sviluppare e sostenere nei genitori la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità di comprendere il bambino, renderli maggiormente consapevoli delle difficoltà comuni a molti e guidarli nella presa di responsabilità delle scelte educative adeguate alla propria famiglia, senza recepire passivamente i consigli degli esperti.

Gli incontri, ai quali possono partecipare fino a 40 genitori (20 nuclei familiari) rappresentano un’opportunità di confronto e di scambio tra madri e padri per condividere emozioni e preoccupazioni, e per affrontare con maggiori conoscenze eventuali difficoltà. Vengono organizzati due volte l’anno (a febbraio-marzo e a ottobre-novembre) e l’edizione autunnale prenderà inizio sabato 6 ottobre dalle 9.30 alle 11.30 al “Nido Pellico” di via San Pellico 45.

“Al ciclo di conversazioni che sta prendere avvio si sono iscritte anche alcune persone straniere, provenienti da altri continenti. Ciò consentirà di arricchire le conversazioni attraverso il confronto tra culture di coppia, di cura dei minori e, perché no, culture alimentari molto diverse. Le differenze, che siano di genere o di nazionalità rappresentano delle risorse”, commenta l’assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti. “Non ci sono definizioni esatte del ‘bravo genitore’, né un unico metodo di educazione – prosegue Maletti – ma esiste un percorso alla scoperta del proprio stile, che avviene attraverso l’osservazione di sé e degli altri sia adulti che bambini”.

Tra le preoccupazioni e incertezze legate al nuovo ruolo genitoriale, emergono le difficoltà derivanti dai cambiamenti nella relazione di coppia a seguito della nascita di un figlio, la necessità di comprendere bisogni evolutivi e le tappe dello sviluppo dei propri figli, così come conoscere quali sono i cibi più sani per il piccolo e perché è così importante il gioco nella sua crescita. Il gruppo di confronto tra genitori ha funzioni formative importanti quanto le informazioni dell’esperto, consente di creare coesione, sollecita curiosità e accompagna a scoperte che aiutano ad uscire da stereotipi e pregiudizi.

Talvolta a distanza di qualche mese dal termine del percorso i genitori desiderano ritrovarsi a distanza di qualche tempo per confrontarsi nuovamente con i bambini più grandi, che richiedono atteggiamenti e comportamenti differenti dai precedenti. In questo percorso successivo spesso sono accompagnati da operatori del Centro per le famiglie, in alcuni casi proseguono le esperienze in autonomia (gruppi di auto-aiuto) e quasi sempre la rete amicale che si è formata durante il corso rimane nel tempo.

Alle famiglie di neogenitori il Centro per le famiglie invia direttamente il depliant dell’iniziativa per comunicare l’opportunità di partecipare al corso (per informazioni è possibile rivolgersi al Centro per le famiglie, piazzale Redecocca 1, tel. 059 2033614, il lunedì e giovedì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18).

ALLO SPAZIO INCONTRO SI COLTIVA LA COMUNITA’

Nelle due sedi decentrate del Centro per le Famiglie, al Milinda e a Comunità e famiglia, un ambiente accogliente è a disposizione di famiglie con bambini da 1 a 3 anni

Passare qualche ora con i propri figli insieme ad altri genitori e bambini, in un clima sereno che consenta di sviluppare buone e significative relazioni tra adulti, far emergere e valorizzare le loro competenze, creare reti di solidarietà tra famiglie e sviluppare il senso di comunità. E’ l’obbiettivo del progetto “Spazio incontro” proposto nelle due sedi decentrate del Centro per le famiglie Milinda e Comunità e famiglia, nei quartieri Crocetta e Sant’Agnese.

Lo “Spazio incontro” è un progetto che si rivolge a famiglie con bambini da 1 a 3 anni, rispettivamente per due e tre giorni la settimana. Alle famiglie viene offerto uno spazio accogliente con giochi e libri dove trascorrere tempo con i propri figli, alla presenza di un operatrice, che periodicamente organizza attività e momenti ricreativi. Nato anni fa per dare risposta alle famiglie che per la gestione dei propri figli non usufruivano del servizio di nido, non avevano nel quartiere luoghi adeguati dove portare il bambino (1-3 anni) ed erano prive di frequenti opportunità di relazioni, nel corso del tempo il progetto è stato modificato anche grazie alla collaborazione con il settore Istruzione. Complessivamente, nell’anno 2011 agli Spazi incontro si sono iscritti 54 nuclei familiari.

Alla sede di Comunità e famiglia, presso la scuola d’infanzia San Benedetto in piazzetta Don Rossetti 32, lo spazio è aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì pomeriggio dalle 17 alle 19. Nella sede del Milinda, lo spazio è invece aperto il martedì e il venerdì mattina dalle 9.30 alle 12.30.

















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