“Una priorità assoluta per il territorio”. In questo modo Confesercenti Sassuolo definisce la lotta all’evasione fiscale. “In quanto – non manca di aggiungere l’Associazione – consente di recuperare le risorse necessarie sia per alleggerire la pressione fiscale che attualmente in termini reali grava per oltre il 55% sui contribuenti onesti; sia per liberare risorse da destinare alla crescita. Ciò premesso gli interventi sul commercio relativi alla mancata emissione di scontrini eseguiti nei momenti di maggior afflusso in centro storico – la questione è approdata di recente anche in Consiglio comunale – accompagnati da un certo contenuto di spettacolarizzazione rischiano di additare presso l’opinione pubblica la categoria dei commercianti come l’unica responsabile del fenomeno”.
“Corre dunque l’obbligo evidenziare i dati stimati in merito e provenienti da più fonti, le quali attestano che a livello nazionale l’evasione si annida nel commercio per il 10,8%, nell’artigianato per il 9,4%, tra i professionisti per il 7,5%”.
“È pertanto evidente che l’azione di contrasto va condotta in modo deciso e a largo spettro, sfruttando a pieno le nuove strumentazioni conoscitive tecnologiche messe a disposizione delle autorità competenti”.
“Auspichiamo quindi – conclude Confesercenti – che sia questo il criterio che nel nostro paese sta guidando la lotta all’evasione fiscale. In altre parole se è vero che i commercianti debbono rilasciare gli scontrini come prevede la Legge, diventa però oltremodo necessario intervenire contestualmente in ogni settore che produce evasione e, ci permettiamo di evidenziare, partendo da quelli in cui l’evasione si annida in modo preponderante”.