“L’amministrazione mantiene il suo apprezzamento nei confronti del progetto Parco Lama ma, come ha sempre sostenuto anche l’Associazione Parco Lama, non è possibile mettere in discussione i diritti edificatori degli attuatori del comparto, la cui progettazione è stata indubbiamente migliorata, salvaguardando un’area di 100mila metri quadrati di verde”. Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Carpi Simone Tosi replica a quanto affermato dall’Associazione in una nota stampa.
“L’amministrazione comunale di Carpi continua a ritenere che il progetto abbia un grande valore ambientale ed urbanistico. In questi mesi abbiamo lavorato per trovare una soluzione positiva, in accordo con l’Associazione che ha sempre sostenuto insieme a noi che la soluzione andava trovata senza mettere in discussione i diritti edificatori preesistenti. Per questa ragione è necessario precisare alcuni punti presenti nella nota stampa dell’Associazione: la prima è che grazie alle sollecitazioni di questa e al lavoro fatto assieme, il Piano particolareggiato di cui si parla ha introdotto soluzioni progettuali che riprendono in gran parte le proposte avanzate da essa e che furono condivise dall’amministrazione: il non prolungamento di via Canalvecchio, le innovazioni progettuali sulle caratteristiche energetiche ed ambientali degli edifici che si realizzeranno, la salvaguardia della qualità non solo architettonica delle costruzioni, con uno studio innovativo sul futuro parco pubblico. La seconda precisazione è che questo Piano particolareggiato non è una nuova variante al Piano Regolatore ma la sua attuazione, e nessuno ha mai messo in discussione il Piano Regolatore vigente, nemmeno l’Associazione, che nel corso degli incontri e dei colloqui ha sempre condiviso la necessità di mantenere i diritti edificatori acquisiti. D’altra parte sarebbe impraticabile un percorso diverso che esporrebbe il Comune e dunque i cittadini ai prevedibili ricorsi degli aventi diritto. Per questa ragione in tutti gli incontri che si sono svolti tra assessorato ed Associazione non sono mai stati messi in discussione i diritti edificatori degli attuatori dei comparti ad est della città. Da questi incontri è emersa la volontà di ragionare su quella zona della città in modo nuovo. E da lì che nasce la nostra intenzione, credevamo condivisa, di modificare radicalmente il PRU della Stazione, salvaguardando e valorizzando gli edifici di valore storico come l’ex Consorzio agrario, per favorirne un uso collettivo e fruibile, modificando le previsioni e le destinazioni d’uso per le aree circostanti, e di lavorare per trovare soluzioni. Da quel confronto è nata la volontà politica di questa amministrazione, condivisa dalla stragrande maggioranza del Consiglio comunale, di dotarsi di un PSC (Piano Strategico Comunale, ‘nuovo PRG’) a Volumi zero: ovvero dove non sarà prevista nessuna nuova area di sviluppo rispetto a quelle già programmate ed in parte attuate dal PRG vigente. Va puntualizzato che tra le sollecitazioni che l’Associazione ha manifestato in diversi incontri c’era lo spostamento, e non l’annullamento, dei volumi edificatori che si realizzeranno su via Corbolani in una zona diversa del territorio comunale, avanzando anche una soluzione grafica che avrebbe significato occupare un’area che nel PRG è destinata ad agricola. Proposta che abbiamo ritenuto interessante, e abbiamo proposto agli attuatori i quali però non hanno manifestato interesse in questo senso. La nostra volontà a tal proposito rimane la medesima, quindi siamo disponibili a spostare questi volumi edificatori in accordo con il Consiglio comunale e nel percorso del PSC. Deve essere però chiaro a tutti che questa scelta condivisa dall’assessorato e dall’Associazione Parco Lama, avrà come diretta conseguenza che nel futuro PSC si dovrà prevedere la trasformazione di una zona agricola in zona residenziale”.