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Arrestato a Castellarano un imprenditore agricolo di marijuana

Per quattro giorni e tre notti hanno pazientemente atteso appostati in un podere della frazione Telarolo di Castellarano, in attesa del “contadino” che curava la piantagione di marijuana localizzata dai carabinieri di Castellarano. L’attesa dei militari è stata premiata: nella tarda serata del 25 settembre scorso i Carabinieri sono usciti allo scoperto fermando un uomo che si apprestava ad innaffiare le rigogliose piante di marijuana. A casa del’uomo altre piante ed altra droga: circa mezzo chilo di hascisc ed una trentina di grami di marijuana. Questa in sintesi la premessa di questa vicenda che ha visto i carabinieri della Stazione di Castellarano arrestare con l‘accusa di produzione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio un 43ene di Carpi, ristretto a disposizione della D.ssa Valentina Salvi sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Nei guai anche la moglie, un’operaia 37enne originaria della Moldavia, indagata in stato di libertà per concorso. A loro i Carabinieri di Castellarano hanno sequestrato 470 grammi di hascisc, 29 di marijuana, 11 piante di marijuana e numerosi sementi di canapa. Nei giorni scorsi i carabinieri di Castellarano, durante l’attività del controllo del territorio, avevano individuato in località Telarolo del Comune di Castellarano, una coltura di piante di marijuana ben tenute. Nei pressi la presenza di 7 taniche in plastica da 10 litri delle quali cinque risultano ancora piene d’acqua oltre che ulteriori attrezzature necessarie per la coltivazione e antiparassitari che confermavano che la coltivazione era ben seguita. Alla luce di quanto rilevato i militari hanno avviato uno specifico servizio di osservazione a turni, allo scopo di individuare il “proprietario” della piantagione. L’attesa è stata premiata intorno alle 19,30 del 25 settembre scorso quando all’imbrunire è giunta un’autovettura dalla quale scendeva un uomo si recava presso la piantagione costituita da una decina di rigogliose piante. Dal podere alla caserma il passo è stato breve. Da qui i carabinieri sono poi partiti alla volta dell’abitazione dell’uomo, ubicata a Carpi, per dar corso ad una perquisizione che si concludeva con esito positivo. Nel bagno veniva localizzata una mini serra mentre altre due piante di marijuana venivano trovate nel soggiorno dell’appartamento. Nel mobile del disimpegno inoltre venivano rinvenuti 36 involucri contenenti hashish per un peso totale di 470 gr più ulteriori 29 gr di marijuana riposta in barattoli di vetro. All’interno del frigorifero una scatola contenente sementi per la coltivazione della marijuana. Venivano rinvenute e sequestrate anche lampade per il riscaldamento delle piante e ventilatori per la loro areazione nonché materiale per il confezionamento quali bustine in cellophane e rotolo di cellophane trasparente, una bilancia di precisione e manuali per la coltivazione di marijuana.

Alla luce della flagranza del reato l’uomo veniva arrestato mentre la moglie, che certo non poteva disconoscere l’illecita attività in quanto tutti gli elementi erano riposti all’interno dell’appartamento in modo ben visibile, veniva denunciata in stato di libertà per concorso nel reato. L’uomo, comparso ieri mattina davanti al Tribunale di Reggio Emilia dopo la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà con l’obbligo di presentazione alla P.G. di Carpi in attesa del processo.

















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