Ha sbaragliato la concorrenza vendendo l’eroina a prezzi assolutamente concorrenziali ma la florida attività commerciale che aveva messo in piedi nel parcheggio delle corriere di Piazzale Europa prospiciente la Stazione ferroviaria di Reggio Emilia, è stato stroncato dai carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che ieri mattina, con un azione di concerto con i carabinieri di Quartiere in forza allo stesso reparto, hanno posto fino allo spaccio “low cost”. La vicenda è culminata nella mattinata di ieri con l’arresto di un cittadino tunisino 28enne, H.B. le sue iniziali, ristretto con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti a disposizione della D.ssa Salvi, Sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. A lui i Carabinieri hanno sequestrato oltre 300 euro ritenuti provento dello spaccio concorrenziale di cui parte ricavata dalla cessione di una dose di eroina al giovane reggiano che l’avevano appena acquistata.
L’origine dei fatti ieri poco dopo le 11,00 quando una pattuglia dei carabinieri transitando in Piazzale Europa, ha notato nel parcheggio delle corriere un noto tossicodipendente in sospettosa attesa. In abiti civili gli operanti si sono appostati notando l’arrivo, a bordo di una bicicletta, di un giovane extracomunitario, che ha consegnato un involucro ricevendo in cambio una banconota. Dopo lo scambio i due si sono allontanati in diverse direzioni. L’extracomunitario, poi identificato nel cittadino tunisino, è stato raggiunto dagli operanti che lo hanno fermato sottoponendolo ad una prima ispezione che ha portato al rinvenimento della somma in contanti di 300 euro. L’uomo è stato quindi condotto in caserma, dove poco dopo è stato raggiunto anche dall’altro giovane che successivamente è stato rintracciato dai Carabinieri in Via IV novembre. In caserma il giovane tossicodipendente ha confermato l’acquisto appena concluso di una dose di eroina che aveva pagato la “modica” cifra di 20 euro. Le dichiarazioni del cliente hanno incastrato il pusher. Alla luce degli incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di spaccio di stupefacenti, supportati anche dal possesso degli oltre 300 euro ritenuti provento dell’illecita attività, lo stesso è stato arrestato per poi, al termine delle formalità di rito, essere ristretto a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta.