Il decreto sulle liberalizzazioni, che dovrebbe entrare in vigore il 24 ottobre, continua a suscitare critiche: “Non capisco perchè – sbotta Alberto Armuzzi, presidente di Legacoop Servizi Emilia-Romagna e responsabile nazionale della cooperazione di ristorazione collettiva – una misura voluta per normare e riequilibrare il rapporto tra Gdo e produttori di alimenti e bevande debba ricadere sul spalle di altre attività che si occupano di un settore di vitale importanza, quello della ristorazione collettiva, che offre il proprio servizio a chi lavora, ammalati, bambini, studenti”.
Il riferimento è all’obbligo di pagamento entro 30 giorni dei fornitori di prodotti alimentari, pena multe salatissime che possono raggiungere i 500.000 euro.
“E’ l’ennesima beffa per un settore già in difficoltà a causa dei mancati incassi dalle pubbliche amministrazioni, con ritardi anche di oltre due anni nei pagamenti da parte di ospedali e Asl. Le cooperative di ristorazione, invece, qualora non pagassero entro i 30 giorni, verrebbero sanzionate duramente”.
Fin dall’avvio dell’iter del provvedimento legislativo, Legacoop Servizi ha espresso le proprie preoccupazioni: “La norma va stralciata per la parte che riguarda le imprese di ristorazione collettiva – insiste Armuzzi –. Il tempo per farlo c’è, mi auguro che il legislatore voglia usare criteri di ragionevolezza evitando di contribuire ad aggravare una crisi gi‡ in atto in un settore tanto importante e delicato”.