sabato, 14 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeCarpiCarpi, comunicazione sul sisma e dibattito in Consiglio





Carpi, comunicazione sul sisma e dibattito in Consiglio

La prima seduta del Consiglio comunale di Carpi dopo le vacanze estive, giovedì 20 settembre, è stata dedicata praticamente nella sua interezza al dopo-sisma: come già avvenuto in altre occasioni il Sindaco Enrico Campedelli ha dato alcuni ragguagli sulla situazione in città a quattro mesi dalle scosse di maggio. Tra i numeri che il primo cittadino ha presentato all’uditorio nel corso della sua comunicazione i 123 cittadini ‘fragili’ ancora assistiti, i 188 ospiti del Campo Tende della Protezione civile della Basilicata (72 nuclei familiari), le 1298 domande di Contributo di Autonoma Sistemazione (C.A.S.) giunte alla data del 31 luglio, i 21 moduli abitativi temporanei richiesti a Carpi in zone rurali, le 50-55 segnalazioni arrivate a seguito della pubblicazione dell’Avviso pubblico per la ricerca di alloggi in affitto da destinare agli sfollati, con l’ipotesi di un terzo dei 2000 alloggi che si dice siano sfitti o invenduti in città disponibili. “Scuole, case, imprese: queste le nostre priorità, con la scelta di non richiedere moduli abitativi che diventino poi stabili residenze. Cerchiamo infatti attraverso l’Avviso di acquisire alloggi. Segnalo però – ha detto – che nonostante sia obbligatorio né Modena né Sassuolo lo hanno ancora pubblicato ed è invece necessario che i comuni maggiori e poco colpiti dal sisma diano un segnale. Abbiamo rigettata la richiesta della Regione di chiudere il Campo Tende entro fine settembre, lavoriamo perché ciò avvenga entro ottobre dopo che avremo trovato una soluzione per tutte le famiglie”. Per quello che riguarda i ritardi nell’erogazione dei Contributi per l’Autonoma Sistemazione Campedelli ha spiegato che sono già stati destinati per altre province ma che dovrebbero essere distribuiti anche nel modenese dal mese di ottobre. “Ricordo però che dei 9 miliardi di euro che dovrebbero arrivare dalla Protezione Civile 6 li ha anticipati la Regione. Entro la settimana prossima dovrebbe poi giungere all’esame del Consiglio dei Ministri la ‘spending review’, con l’adozione di un protocollo d’intesa tra Regione e Governo che avvii questa distribuzione. Abbiamo aperto una discussione con Roma sul pagamento di imposte e tasse, che non può esser prorogato solo fino al 30 novembre prossimo. Chiediamo inoltre che si approfondisca il tema delle zone franche urbane. Aspettiamo di vedere cosa deciderà il Consiglio dei Ministri, poi decideremo se accentuare il conflitto con l’esecutivo”.

Lorenzo Paluan (capogruppo di Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Prc) ha poi letto un suo ordine del giorno che domandava al Consiglio comunale di richiedere a Governo e Parlamento di finanziare il fondo per la ricostruzione dandogli priorità rispetto ad altri capitoli di spesa, di richiedere la copertura del 100% per chi dovesse intervenire su edifici privati o produttivi, di procedere ad un censimento degli alloggi sfitti e agli atti necessari alla loro requisizione per destinarli alle famiglie inagibili carpigiane e non, inviando al contempo a Provincia e Regione la pressante richiesta di rimodulare il Piano degli investimenti 2013-14 per destinare ogni risorsa alla ricostruzione post sisma. Paluan ha poi criticato i ritardi nell’arrivo dei contributi, il tentativo da parte del Governo di scaricarsi delle responsabilità, le difformità di comportamento tra i Comuni dell’Unione. “Se non ci sarà una risposta sufficiente all’Avviso pubblico del Comune, come pare, dobbiamo dire sì alle requisizioni – ha concluso – rendendoci disponibili anche a dare alloggi ai novesi”. Sull’ordine del giorno di Paluan si è aperto un ampio e approfondito dibattito che ha visto intervenire numerosi consiglieri comunali. Criticato soprattutto l’accenno alle requisizioni: “Carpi non è psicologicamente in grado di arrivare alle requisizioni, ciò spaccherebbe la comunità” ha detto ad esempio Giliola Pivetti, capogruppo di ApC. “Come liberale questa parola mi fa paura” ha affermato Cristian Rostovi del PdL. “Pubblicizziamo di più il Bando alloggi, un provvedimento che serve a far capire la situazione meglio che la requisizione e incalziamo la Regione sui C.A.S.” ha detto invece Daniela Depietri del Pd.

E se Roberto Benatti (PdL) ha criticato l’amministrazione comunale perché “non punta i piedi nei confronti della Regione e preferisce dire di essere autosufficiente” Bruno Pompeo (Pd) invece si è lamentato dal canto suo delle percentuali di contributi previsti a favore di chi vuole ricostruire case di proprietà o in affitto invitando poi chi porta ad esempio L’Aquila a recarsi in pullman a fare una visita in Abruzzo “come faceva una volta Crotti con gli operai della Silan”. Il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha ricordato l’ordine del giorno approvato all’unanimità il 12 luglio scorso dal Consiglio comunale e il fatto che alcune delle richieste inserite in quel documento sono state poi accettate, come l’allentamento del Patto di stabilità, le assunzioni temporanee di nuovo personale in deroga, l’aumento dei fondi destinati alla ricostruzione. Francesca Cocozza (Pd) ha chiesto che Carpi venga trattata come le altre zone terremotate d’Italia per un principio di equità e facendo chiarezza su contributi e tasse mentre Argio Alboresi (capogruppo della Lega nord) ha invece indicato nelle banche i veri soggetti assenti nella discussione sulla ricostruzione. Andrea Bizzarri (capogruppo dell’Idv) ha dal canto suo detto che la requisizione è “l’extrema ratio: lavoriamo sull’informazione ai cittadini e non rompiamo la coesione sociale”. “Errani deve battere i pugni sul tavolo con il Governo e non abbassare la guardia” ha spiegato invece Luca Lamma (Fli) mentre Paolo Zironi (Pd) ha sottolineato positivamente la gestione dell’emergenza da parte delle istituzioni locali, richiamando l’attenzione sull’importanza di evitare possibili infiltrazioni malavitose nell’opera di ricostruzione. Il Presidente del Consiglio comunale Giovanni Taurasi ha affermato che rispetto ai problemi dell’alloggio “il Comune ha proposto un Avviso che è riuscito a reperire 50 appartamenti, il mercato si è attivato, le istituzioni hanno proposto il C.A.S; tutte strade da percorrere velocemente e ben più ragionevoli che quella della requisizione”. Il Sindaco Campedelli in sede di replica ha contestato alcuni passaggi del documento di Paluan, ricordato poi che la coesione sociale ha permesso che la situazione reggesse in città, “senza dimenticare che la nostra è una realtà che non è paragonabile ad altri centri della Bassa, ad esempio per i danni subiti dalle imprese: la requisizione non credo possa portare ad un risultato. Le misure del Governo sono ancora insufficienti tanto che i 9 miliardi promessi devono diventare i 13 stimati. Ma solo il dialogo ha portato a far sì che si arrivasse a 9, la carota più che il bastone. A 4 mesi dal sisma sono stati fatti passi avanti, non sufficienti – ha concluso – ma sono stati fatti”. Intervenuti nel corso del dibattito anche i consiglieri Pd Maria Grazia Lugli e Marco Bagnoli, entrambi ribadendo la loro contrarietà alla requisizione e spiegando come sia piuttosto importante fare conoscere il Bando alloggi e aumentare le capacità di ascolto dei cittadini.

Lorenzo Paluan ha chiuso la discussione ricordando come la requisizione sia un istituto previsto dalla legge italiana “ma che stasera si è fatto su di essa un dibattito macchiettistico citando addirittura il socialismo reale. Non dimentichiamoci che a Carpi si sono verificati anche fenomeni di meschine speculazioni da parte di affittuari, demolitori e non solo, nella fase di emergenza. Dobbiamo fare presenti non ai cittadini generosi ma agli altri – ha detto – che non si devono tollerare certi comportamenti, e pensiamo anche a Novi e ad altri comuni dell’Unione dove ci vuole un livello di risposte maggiore. Lottiamo con il Governo per avere meno del minimo che ci spetta, e questo a causa delle simili appartenenze politiche”. Il Sindaco Campedelli ha chiesto ancora la parola poi per ribadire che la requisizione può rappresentare un deterrente per chi ha un alloggio vuoto, e che non si chiedono a Roma trattamenti di favore ma rispetto dei diritti. “Non nascondo certo che il Governo non ci ha ascoltato del tutto e solo la Regione ha permesso di aumentare i fondi a disposizione, così come ribadisco che tutti i Comuni della regione devono fare la loro parte per reperire alloggi per gli sfollati. Se ci sarà il muro contro muro con il Governo scenderemo in piazza ma dobbiamo anche mettere in valore il senso di comunità – ha concluso – scaturito da questa tragedia”.

Quando l’ordine del giorno è stato posto in votazione a favore si è espresso il solo Lorenzo Paluan; astenuti i gruppi PdL e Lega nord, contrari Fli, Pd, Idv, ApC.

















Ultime notizie