L’organizzazione che ha garantito l’assistenza sanitaria al Campovolo di Reggio Emilia in occasione del Concerto per l’Emilia di Sabato 22 Settembre, era progettata da Arcispedale Santa Maria Nuova e Ausl per poter erogare non meno di 1.200 prestazioni nell’arco della giornata, a partire da quando i cancelli dell’area sono stati aperti al pubblico, alle 9:00 della mattina.
I 150.000 spettatori affluiti per seguire l’atteso evento musicale hanno potuto contare sulla presenza capillare ed attiva di 422 operatori sanitari di entrambe le aziende, tra cui 27 medici, 54 infermieri, 14 operatori sanitari e 327 volontari.
I cinque Posti Medici Avanzati (PMA) allestiti all’interno dell’area erano costituiti da due tende, una con funzioni di accoglienza, valutazione e trattamento e l’altra con funzioni di primo soccorso. In ciascuna PMA erano disponibili 2 medici, 3 infermieri, 1 OSS.
Nella fase di massimo afflusso erano, inoltre, disponibili: un punto di assistenza sotto forma di gazebo all’ingresso ed all’esterno due altri punti di interfaccia con il flusso entrante.
Nei diversi settori dell’area concerto erano presenti, inoltre, sino a 34 squadre di recupero e primo soccorso composte da volontari soccorritori, per una proporzione di 1 squadra ogni 5.000 spettatori. Nella fase di deflusso una quota delle squadre è stata opportunamente ri-dislocata in corrispondenza dei percorsi di uscita.
Le ambulanze disposte nell’arco della giornata sono state impiegate in numero variabile e con differente capacità assistenziale a seconda della fase dell’evento, sino ad un massimo di otto in contemporanea.
Questi i numeri di persone e mezzi che, tenuti in costante contatto da un ponte radio appositamente allestito e da una frequenza dedicata, hanno garantito l’assistenza sanitaria al Campovolo in occasione del concerto che ha visto sul palco 13 big della musica leggera italiana.
Sono state circa 550 le prestazioni di assistenza in loco, per 15 delle quali è stato necessario il trasporto al Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova. Non si sono registrati ricoveri, solo un paio di casi trattenuti in osservazione e dimessi entro poche ore.
Come spiega Sergio Alboni, Responsabile del Servizio 118: “l’organizzazione dell’assistenza è stata modulata sulla scorta delle esperienze maturate, ultima quella del Luglio 2011 in occasione del concerto di Luciano Ligabue, per il quale si registrò un afflusso di 120.000 persone; l’impianto di base dell’organizzazione, già collaudato, è stato confermato con qualche integrazione data dall’oculato lavoro di mappatura dell’area, con definizione di settori con riferimenti riconoscibili anche da parte dell’utenza, e dal potenziamento della rete di soccorso stradale”.
Antonio Boccia Zoboli, Coordinatore del Servizio 118 conferma:”il presidio sanitario all’ingresso ha consentito di intercettare fin dall’inizio situazioni di interesse sanitario mentre qualche criticità, venutasi prevedibilmente a creare nella fase di deflusso, è stata gestita con prontezza, grazie alla modulazione nella dislocazione delle squadre presenti nell’area”.
Hanno reso possibile la buona riuscita della organizzazione al Campovolo le Associazioni del Volontariato Provinciale che hanno offerto un importante contributo sia in termini di persone che di infrastrutture logistiche.
“Desidero ringraziare tutti gli operatori per aver assicurato una assistenza adeguata all’importanza dell’evento” dichiara Ivan Trenti, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova “Ogni volta che si realizzano iniziative di questa portata l’organizzazione migliora, grazie all’esperienza acquisita e alla collaborazione di tutte le forze in campo. Se, come pare, si deciderà di destinare l’area del campo volo ad ospitare grandi eventi anche più di una volta all’anno, pur trattandosi di situazioni impegnative e sfidanti, posso assicurare che faremo di tutto per essere all’altezza del compito”.
Nella foto: insieme ai volontari CRI e ANPAS, terzo da destra Sergio Alboni, quarto Antonio Boccia Zoboli.