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Al via le manovre di svaso dei canali del Consorzio della Bonifica Burana

A chiusura di una stagione difficile sotto diversi punti di vista, sisma e siccità in primis, volge al termine la campagna irrigua del Consorzio della Bonifica Burana per l’anno 2012: a ottobre inizieranno le manovre per lo svuotamento dei canali del reticolo idraulico artificiale del proprio comprensorio.

Verranno messe in atto tutte le operazioni necessarie per far defluire le acque dalla rete di oltre 2.500 chilometri di canali del Consorzio di Burana: questi, quando non alimentati più artificialmente di acqua utilizzabile per usi plurimi – prevalentemente irrigui – accoglieranno solo acque di pioggia e acque reflue.

Le operazioni si protrarranno per circa un mese, in relazione all’andamento stagionale e al fine di ridurre al minimo gli smottamenti di argini già colpiti dal terremoto.

“L’acqua di pioggia che i canali ricevono dalla tarda primavera e per tutta l’estate non viene lasciata defluire nei fiumi, ma trattenuta e utilizzata per l’agricoltura e l’ambiente, al servizio principalmente delle colture agricole di pregio del nostro comprensorio – ricorda il presidente del Burana Francesco Vincenzi. Va precisato che, durante il periodo estivo, oltre ad adottare tutti gli accorgimenti tecnici atti al risparmio idrico, la bonifica non consuma acqua, ma la utilizza per distribuirla nei campi da cui, per la gran parte, fa ritorno in falda e nei fiumi. In autunno e inverno, invece, abbiamo il dovere di lasciare la rete dei canali svasata per fronteggiare gli importanti carichi d’acqua di pioggia e neve”.

Il direttore del Consorzio Claudio Negrini aggiunge: “Il terremoto del 20 e 29 maggio ha colpito il cuore del Consorzio della Bonifica Burana abbattendosi sui nostri impianti di bassa pianura, vicini agli epicentri dei due eventi sismici. Ma non ha risparmiato nemmeno la nostra lunga rete di canali, danneggiandone lunghi tratti di arginature. Fortunatamente sono già stati stanziati oltre 4milioni e 300mila euro di finanziamenti per la messa in sicurezza dei canali e degli impianti, al fine di consentire l’accesso ai nostri operatori e per una prima sistemazione delle arginature compromesse”.

 

foto di argine danneggiato dal terremoto lungo il Canale Diversivo

















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