“Passata la prima fase dell’emergenza, con l’autunno arrivano i problemi veri per una ricostruzione che impiegherà anni per far tornare le cose a prima del maggio scorso. A quattro mesi dal sisma ci sono migliaia di persone ancora nelle tendopoli e le 40.000 mila che hanno avuto danni non hanno visto un centesimo. È evidente che questi soldi devono arrivare nelle mani di chi ha diritto nel più breve tempo possibile. Si era promesso meno burocrazia possibile ed invece è la padrona assoluta della situazione e produce ritardi a volte incomprensibili. Ma non è sufficiente: bisogna prorogare di almeno un anno il pagamento delle tasse. Basta con le proroghe di mese in mese. I terremotati dell’Emilia devono ricevere lo stesso trattamento già riservato ad altre situazioni analoghe. Il Governo metta la parola fine a questa situazione che produce scoramento nella popolazione ed incertezza a chi è chiamato a far ripartire la propria attività economica. In questo difficile scenario, la scelta del Presidente Errani di non voler far partire la richiesta di una ‘no tax area’, anche selettiva, nei confronti dell’Europa appare sempre più inspiegabile.
Serve un colpo di reni da parte di Errani. Il brutto tempo è alle porte e la situazione, già difficile, rischia di diventare insostenibile. La zona colpita dal terremoto ha sempre dato tanto all’Italia anche in termini economici. Le popolazioni non vogliono l’elemosina ma solo non essere lasciate sole”.
Così la Parlamentare modenese l’On. Avv. Isabella Bertolini autrice di numerosi atti in Parlamento a favore della ricostruzione e delle popolazioni delle province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Mantova e Rovigo colpite dal terremoto.
