“Che i terremotati emiliani siano stati (e lo siano tuttora) trattati come figli di un Dio minore già lo sapevamo, ora abbiamo un’ulteriore riprova tecnica”. Così il capogruppo leghista in Regione Mauro Manfredini dopo che l’avvocato Stefano Benatti e la commercialista Sandra Guerzoni hanno denunciato, oggi sulla “Gazzetta di Modena, il trattamento differenziato dei terremotati emiliani rispetto a quelli dell’Abruzzo.
“Il nostro gruppo da mesi segnala che il sisma del 20-29 maggio rispetto, ad esempio, a quello d’Abruzzo, è stato considerato di serie ‘B’. Per non parlare del confronto con il sisma dell’Irpinia, per cui ancora paghiamo accise sulla benzina. Da questa considerazione è nata la nostra proposta della ‘no tax area’, ottenuta dall’Aquila come ‘zona franca urbana’ e da noi ancora al palo per il veto ideologico di Errani e compagni. Non solo. La nostra Emilia sta subendo altre sperequazioni.
Se all’Aquila sono infatti arrivati oltre 11miliardi di euro reali per la ricostruzione, l’Emilia – con le aree di Lombardia e Veneto interessate – possono contare solo su 8 miliardi, parte di questi legati ai presunti risparmi di spesa della spending review. Da subito, a sisma appena avvenuto, lo Stato ha fornito ai territori colpiti la ‘miseria’ di 500milioni reali, cifra pari a quanto stanziato per la crisi nordafricana. La sospensione delle trattenute Irpef dalle buste paga dei dipendenti continua a rimanere domanda aperta per le aziende emiliane. Per non parlare dei Contributi per l’autonoma sistemazione che stentano ad arrivare, dei moduli necessari per un dignitoso avvio delle scuole che arriveranno, se va bene, solo tra tre settimane, delle esenzioni fiscali sospese solo fino al 30 novembre, delle tendopoli che, invece di svuotarsi progressivamente, vengono prese d’assalto da orde di immigrati provenienti da altre zone in cerca di vitto e alloggi gratuiti, della riduzione del 60% dei tributi già oggetto di sospensione e rateizzazione ottenuta dall’Aquila e per noi un miraggio. Il Governo del professor Monti si dia una svegliata, e con esso il commissario Errani. Le aree terremotate contribuiscono al 2 per cento del Pil nazionale e hanno diritto a un trattamento serio e adeguato”.