La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori del Civ di Modena per evitare la chiusura della fabbrica e mantenere produzione e occupazione nella nostra provincia è sacrosanta.
In un’area già duramente provata dalla crisi economica e a cui si è aggiunto il dramma del terremoto con la sua gravissima ricaduta occupazionale, è immorale che un’azienda in salute (per giunta cooperativa), con tutti gli indici di bilancio positivi, che trasforma uno dei prodotti più locali che ci sia, il lambrusco, decida di chiudere una fabbrica e spostare tre quarti della produzione e dei lavoratori a Campergine, dichiarando nel contempo 28 esuberi.
Noi siamo dalla parte dei lavoratori del Civ in lotta, senza se e senza ma, e chiediamo che Comune e Provincia scendano in campo in appoggio ai lavoratori e contro la deindustrializzazione che colpisce il nostro territorio.
(Stefano Lugli, Segretario PRC Federazione di Modena)