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I Sindacati Trasporti E-R aderiscono alla settimana europea della mobilità sostenibile

Nella settimana europea della mobilità sostenibile (16-22 settembre), i sindacati dei trasporti dell’Emilia Romagna annunciano l’adesione all’iniziativa in una lettera aperta inviata oggi ai presidenti della Regione, delle amministrazioni provinciali e ai sindaci di tutti i comuni. Unendo la propria voce al coro di denunce dei livelli preoccupanti di inquinamento raggiunti ormai da tempo in territorio regionale, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti avanzano le proprie proposte.

 

PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE IN EMILIA ROMAGNA

Lettera aperta di adesione alla settimana europea della mobilita sostenibile dal 16 al 22 settembre 2012

 Al Presidente della Regione Emilia Romagna

 Ai Presidenti delle Province dell Emilia Romagna

Ai Sindaci dei Comuni dell Emilia Romagna

Come e noto la Commissione Europea e il Ministero dell Ambiente hanno promosso dal 16 al 22 settembre 2012 la Settimana Europea della Mobilitil Sostenibile dal titolo “in cittil senza la mia auto” che ha l obiettivo di incoraggiare i cittadini all utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi all auto privata per gli spostamenti quotidiani.

Le Segreterie Regionali CGIL CISL UIL e le Segreterie Regionali FILT FIT UILTRASPORT che rappresentano i lavoratori del settore dei trasporti aderiscono a detta iniziativa consapevoli che soprattutto dal trasporto su strada proviene una rilevante percentuale di emissioni climalteranti, oltre il 22% (dato 2005) preceduto solo dalle emissioni delle imprese industriali. Paradossalmente la crisi economica in atto sta riducendo le emissioni per attivitil industriali ma permane per l’Emilia Romagna un persistente sforamento dei limiti di emissione del PM10 che sicuramente si confermeril all accensione degli impianti di riscaldamento.

Il territorio dell Emilia Romagna come si registra ogni giorno e congestionato dalla circolazione di auto con un persistente aumento anche dell inquinamento dell aria si stimano 2 milioni di spostamenti di persone al giorno, di cui l 83% in auto, il 6,7% su ferro e il 10,3% su autolinee.

La mobilitilà e in aumento e conseguentemente i rischi per la salute in quanto, giil oggi in tutte le cittil dell Emilia Romagna come da tabella aggiornata al 9/9/2012 sono ampiamente superati i limiti stabiliti dalla direttiva UE di 35 giornate in un anno di sforamento della presenza massima tollerata di micro polveri nell aria (50 microg/mc) per il PM10 .

Da anni manca un “piano dei trasporti” e le decisioni che il Governo ha assunto attraverso il decreto “Crescitalia” e”Spending-review” renderanno ancora più difficile investire nel settore, che al contrario ha sempre più bisogno di essere accompagnato verso l’integrazione funzionale tra ferro e gomma e collegamenti territoriali su bacini ampi interprovinciali, ricorrendo a modelli di gestione capaci di rendere più efficiente l’offerta di trasporto collettivo, sostenibile dal punto di vista ambientale ed idonea a regolare la libera concorrenza in un quadro di garanzie per i cittadini e per i lavoratori.

La mancanza manifesta di una visione strategica aggraveril ulteriormente le condizioni del trasporto pubblico e del servizio universale ferroviario. Anche il settore dell autotrasporto ha bisogno di politiche di efficientamento che promuovano la crescita dimensionale delle imprese di settore e contrastino, le forme di sfruttamento sempre più selvaggio dei lavoratori del settore, sui quali vengono scaricate le inefficienze e debolezze del sistema. Cosl come sono necessarie politiche per il trasporto delle merci che diano maggiore spazio ed opportunitil a forme alternative al trasporto su gomma in questo contesto riconfermiamo il convincimento che nel territorio dell intera regione Emilia – Romagna si possa consolidare un sistema di mobilitil sostenibile a condizione che sul tema cresca il livello della “coesione istituzionale” con l obiettivo di promuovere e potenziare la funzione del trasporto pubblico locale.

In specifico chiediamo a Regione, Province, Comuni di operare affinchè

1) Si verifichino le funzioni delle reti di trasporto presenti nei bacini e si integrino con la rete ferroviaria per rendere il sistema più affidabile e più efficiente costituendo una alternativa all uso dell auto e promuovendo a il trasporto merci con sistemi sostenibili.

2) noltre in questi mesi in tutti i territori provinciali sono in atto aggregazioni o fusioni tra Aziende di Tpl ( -START nelle province romagnole,-SETA nei territori di Modena Reggio e Piacenza, -TPER a Bologna e Ferrara) che potenzialmente possono determinare una buona mobilitil sostenibile consentendo contemporaneamente un migliore servizio ai cittadini ed una maggiore tutela ai lavoratori, soprattutto se si daril attuazione agli impegni contenuti in appositi protocolli sindacali giil sottoscritti per sviluppare adeguate relazioni sindacali.

3) Si dia attuazione in tempi rapidi alla prevista gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi ferroviari regionali, in modo da favorire, anche attraverso alleanze tra operatori qualificati, la realizzazione di un servizio ferroviario che assuma nel piU breve tempo possibile, le caratteristiche di una vera “metropolitana di superficie” per l intero territorio regionale.

Su questi temi le strutture sindacali CGiL CiSL UiL dell’Emilia Romagna auspicano di svolgere appositi confronti per ambiti ottimali o di bacino quale contributo per promuovere la mobilitil sostenibile nell intero territorio regionale.

(Le Segreterie Regionali CGIL CISL UIL Emilia Romagna Le Segreterie Regionali FILT FIT UILTRASPORT)

 

















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