A margine del grande successo di pubblico della mostra archeoantropologica inaugurata il 22 luglio scorso e dedicata alle ormai famose mummie di Roccapelago (6250 visitatori in meno di due mesi), gli straordinari reperti del piccolo borgo dell’Appennino modenese tornano alla ribalta con un interessante convegno aperto a tutti.
Sabato 22 settembre l’eccezionale scoperta del gennaio 2011 è protagonista di un convegno multidisciplinare dal titolo “Le mummie di Roccapelago (XVI-XVIII sec.): vita e morte di una piccola comunità dell’Appennino modenese. Archeologia e antropologia: una ricerca interdisciplinare” che si tiene nella locale Chiesa della Conversione di San Paolo.
Nel corso del Convegno vengono presentati i risultati scaturiti dalle indagini archeologiche, biologiche-antropologiche e paleo-patologiche compiute finora sugli inumati: dallo studio dell’abbigliamento agli oggetti devozionali, dall’archeologia funeraria alla paleo demografia, dalle malattie, alle condizioni di vita, alle modalità di sussistenza.
Il Convegno vuole essere anche l’occasione per presentare e discutere le interessantissime prospettive di ricerca che le mummie di Roccapelago aprono nel campo della genetica, attraverso metodologie avanzate di analisi del DNA, in un’ottica d’interesse bio-medico.
Un Convegno dunque nel quale lo studio della comunità dei morti si prolunga in quello della comunità dei vivi.
L’iniziativa è promossa da Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna – Laboratorio di Antropologia, Comune di Pievepelago e Associazione Pro Rocca in collaborazione con Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Assessorato alla Cultura, Musei Civici di Modena, Diocesi di Modena, Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” – Torino, Comunità Montana del Frignano, Accademia “lo Scoltenna”, Parrocchia di Roccapelago, Chiesa della Conversione di San Paolo e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena