”Ci serviva proprio un bagno di emozione come questa”. Cosi’ Cesare Prandelli saluta Medolla nel giorno in cui gli azzurri hanno abbracciato le popolazioni terremotate dell’Emilia.
L’allenamento della nazionale e’ durato poco piu’ di un’ora tra gli applausi per tutti i giocatori e l’entusiasmo a ogni gol. Poi, quando e’ terminata la sessione di lavoro, Prandelli e i suoi azzurri in ordine sparso sono andati a firmare autografi tra i 2000 spettatori a bordo campo.
”L’Emilia e’ scossa, diamoci una mossa” recitava uno striscione. ”Questa gente avrebbe tutti i motivi per piangersi addosso e invece va avanti con il sorriso e la speranza – ha detto il capitano della nazionale Gigi Buffon – Ha avuto la forza di rinascere, e’ un esempio per tutti noi italiani”.
Gli azzurri sono arrivati alle 17 allo stadio di Medolla, ed e’ scoppiato l’entusiasmo delle migliaia di persone accorse per seguire l’allenamento della squadra. Lo stadio del piccolo Comune del modenese, tra i centri piu’ colpiti dal sisma, e’ stato ampliato dalla Federcalcio con tribune provvisorie (autorizzate dalla commissione provinciale e destinate ad essere smontate dopo questa giornata) per portare la capienza da 500 a 2.200 persone. Cinquecento i posti a invito riservati ai bambini delle scuole del territorio, che dal mattino hanno affollato il villaggio ‘Vivo Azzurro-Puma’ nel parco di Medolla.
Per il resto, 1.500 inviti sono stati distribuiti, su indicazione del commissario governativo Vasco Errani, dall’assessorato provinciale allo sport (1.000) e dal sindaco di Medolla (500).
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