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L’Anguria Reggiana è ormai ‘matura’ per diventare Igp

Nuova importante tappa, questa mattina a Gualtieri, nel cammino che mira a valorizzare – anche attraverso un futuro marchio Igp da esibire in Italia e in Europa – l’anguria reggiana, una delle produzioni ortofrutticole di pregio presenti nella nostra medio-bassa pianura. Come già lo scorso anno, con “Cocomere a confronto” alla cooperativa agricola “La Libertà” di Santa Vittoria di Gualtieri – alla presenza dell’assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi, del presidente dell’Asssociazione produttori dell’Anguria Reggiana, Ivan Bartoli e dei rappresentanti delle associazioni agricole – si sono “sfidate” diverse varietà di anguria. Obiettivo: verificare sia in campo sia a livello di gusto le migliori varietà per le nostre zone maggiormente “vocate” a questo tipo di produzione.

“E’ il quarto anno che avviene questo confronto varietale, che prevede anche la misurazione del grado zuccherino, nell’ambito del periodo di ricerca funzionale all’ottenimento del marchio Igp, un percorso che la Provincia di Reggio Emilia ha finanziato interamente, l’ultima tranche di 15.500 euro di finanziamento è stata approvata dalla Giunta proprio pochi giorni fa – spiega l’assessore Roberta Rivi – La sperimentazione, iniziata nel 2008, si concluderà in autunno e nei primi mesi del prossimo anno sarà inoltrata domanda a Regione, Ministero e Unione europea”.

“Le condizioni per ottenere quello che sarebbe il primo marchio europeo Igp per un’anguria ci sono tutte – aggiunge l’assessore Rivi – Sarebbe un riconoscimento importante per una produzione di nicchia destinata a crescere e a creare una propria economia in grado di valorizzare il nostro territorio, a partire dalla Bassa reggiana, storicamente vocata a questa coltivazione, come conferma anche il recente record mondiale stabilito da Gabriele Bartoli di Novellara con un’anguria da 139,6 chili”.

Nella nostra provincia, oggi i numeri del mercato dell’anguria parlano di 350 ettari di coltivazioni, 4 milioni di euro di giro d’affari, una quarantina di persone impegnate. “E’ un mercato in grado di espandersi ulteriormente, grazie anche all’impegno dell’Associazione fra produttori dell’Anguria Reggiana, che sta fortemente volendo il marchio Igp e che è già pronta per partire, si spera già dal prossimo anno, con la commercializzazione col marchio Anguria Reggiana”, conclude l’assessore provinciale Roberta Rivi.
















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