Il Partito Socialista Italiano ha condivide le preoccupazioni degli Operatori Economici , delle Organizzazioni Sindacali e dei Sindaci delle aree colpite dal terremoto del 20 e 28 maggio e le conseguenti richieste di interventi rapidi ed operativi.da parte del Governo e della Regione.
Il Decreto legge sulla ricostruzione non soddisfa le esigenza del territorio, anzi non tiene conto delle specificità dell’area colpita e quindi va integrato.
Il territorio modenese è sede di importanti distretti industriali e l’effetto “domino“ proveniente dall’area colpita è rilevabile nell’intera provincia,con la previsione di un, importante, calo del PIL, perdite di mercato ed effetti devastanti sulla occupazione, già in forte sofferenza.
Uno dei problemi primari è l’accesso al credito, per ripartire.
Il Decreto deve contenere una particolare attenzione al finanziamento bancario, da erogare con tempestività ed efficacia e con tasso uguale a quello pagato alla BCE.
Vanno sospesi i pagamenti di tutte le imposte dirette ed imposte locali, fino al 31 dicembre 2012.
Vanno sospese tutte le cartelle di pagamento, in carico ad Equitalia, fino al 31/12/2012.
Vanno sospese tutte le procedure amministrative fiscali e previdenziali ( dichiarazioni dei redditi, verifiche fiscali,studi di settore) fino al 31/12/2012.
Il Decreto va integrato con il riconoscimento e l’inserimento delle aree colpite dal terremoto, nelle “zona franca urbana“ già operative in alcune parti d’Italia.
La ricostruzione va considerata come nuovo investimento e pertanto da escludere dalla tassazione diretta (IRPEF-IRES-IRAP) e dai tributi locali,per un periodo di cinque anni.
Per l’IRAP visto che è un tributo di competenza regionale sollecita un intervento normativo di competenza.
E’ appena il caso di richiamare le competenze della Unione Europea per il preventivo parere sulla “zona franca urbana“.
Infine sollecita la massima attenzione alle piccole imprese tenuto conto che è favorita da una norma europea.
(Coordinamento PSI Modena, Mario Cardone)
