“Il dramma nel dramma, stiamo ricevendo segnalazioni su alcune aziende che cercano di baipassare l’ordinanza del dipartimento della protezione civile, facendo firmare ai lavoratori liberatorie individuali sulla responsabilità civile e penale nel caso di danni provocati dal terremoto. Non ci sono aggettivi per giudicare un atteggiamento del genere se non quelli della irresponsabilità e dell’indecenza”. La denuncia giunge da Antonio Mattioli della Cgil Emilia Romagna, riferendosi ad alcune imprese colpite dal sisma in Emilia.
“In questo terremoto ci sono stati 18 morti sul lavoro ed il sisma ha evidenziato una criticità dell’edilizia industriale che dovrà essere affrontata urgentemente con un piano generale e risolutivo per evitare nuovi disastri e per garantire la sicurezza per le persone.
Tutti stiamo affrontando l’emergenza, con particolare attenzione anche alla ripresa produttiva ed in tal senso la Regione e la Protezione civile sono impegnati per ampliare il numero dei certificatori in grado di effettuare le verifiche negli stabilimenti.
In molti casi “si è risparmiato” nel costruire gli immobili e quello che è successo il 20 e 29 Maggio a Ferrara e Modena non può e non deve ripetersi.
Di fronte a queste liberatorie agiremo segnalandole alla Procura della Repubblica e ribadendo che la vita dei lavoratori non può essere giocata per una questione di mercato”.