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5 giugno 2012: 198° Annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Anche quest’anno era stata programmata la tradizionale cerimonia militare presso la caserma “Emanuele Messineo” di viale Tassoni, ma a seguito dei gravi eventi sismici che hanno interessato questa Provincia e dell’eccezionale impegno che i Carabinieri sono chiamati a fronteggiare per aiutare la popolazione e vigilare sui loro beni, la celebrazione è stata annullata.

L’Arma di Modena ha inteso così privilegiare la vicinanza alle popolazioni gravemente colpite dalla catastrofe naturale, per confermare vieppiù il legame che da sempre la lega al territorio.

L’Arma, nella provincia, comprende il Comando Provinciale con i propri reparti speciali, le quattro Compagnie di Modena, Sassuolo, Carpi, Pavullo nel Frignano, le Tenenze di Vignola e Castelfranco Emilia (quest’ultima di recente costituzione) e 39 Stazioni, ubicate nei maggiori ed importanti Comuni, vere e proprie “sentinelle della sicurezza”.

Per l’attività istituzionale, al servizio del cittadino, è fondamentale l’opera della centrale operativa, vera e propria “torre di controllo” a cui pervengono tramite l’utenza 112 tutte le richieste di intervento (mediamente 300 al giorno), successivamente smistate ai dispositivi esterni radiocollegati quali pattuglie a piedi, tra i quali il “Carabiniere di quartiere” in moto e su autovetture, tra cui le “gazzelle”, particolarmente apprezzate dall’opinione pubblica per la rapidità d’intervento.

Nell’ultimo anno l’Arma ha condotto indagini di tutto rilievo, basti pensare, da ultimo, all’individuazione dell’autore dell’efferato omicidio maturato negli ambienti della comunità cinese ed all’arresto, nell’aprile scorso, di otto pregiudicati inseriti nel clan camorristico “dei Casalesi”, operante nella provincia modenese, per estorsioni perpetrate nei confronti di imprenditori edili.

Da anni il Comando Provinciale di Modena ha profuso una costante e mirata attività di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata, conseguendo lusinghieri risultati. Al riguardo si rammentano i risultati delle operazioni “Yanez”, con l’arresto di 44 persone appartenenti al c.d. “Clan dei casalesi” e “Point Break”, nell’ambito della quale sono state arrestate, a seguito dell’attentato ai danni dell’Ufficio delle Entrate di Sassuolo del 2006, 8 persone accusate di reinvestire denaro provento delle attività illecite della cosca ‘ndranghetista della famiglia Arena, originaria del crotonese.

Nel contempo è stato intenso l’impegno dei reparti della provincia per il controllo del territorio e per il contrasto alla criminalità comune, in particolare quella cd. “predatoria”, che più da vicino colpisce la comunità.

Complessivamente, nel periodo giugno 2011 – maggio 2012 sono stati eseguiti oltre 500 arresti e deferite a p.l. 4.000 persone circa.

Particolarmente proficua è stata anche l’attività dei Reparto Speciali dell’Arma aventi competenza sulla provincia di Modena:

 Nucleo Tutela Patrimonio Culturale: controllati 27 esercizi e fiere di antiquariato, recuperati 4 reperti archeologici, sculture, sequestrati beni per un valore complessivo di 60.000 euro;

 Nucleo Antifrodi Carabinieri: sequestro penale di alimenti per un totale di 87 tonnellate e un valore di 500.000 euro, elevate sanzioni amministrative per 22.000 euro e denunciato un amministratore di industria alimentare per frode in commercio;

 Nucleo Anti Sofisticazioni: 200 aziende ispezionate, sequestro di 40 beni mobili ed immobili (generi alimentari, presidi medici chirurgici, cosmetici, studi ed ambulatori medici con relative attrezzature) per un valore di oltre 3 milioni di euro ;

 Nucleo Operativo Ecologico: 24 aziende ispezionate, denunciate 16 persone a p.l.ed effettuati 17 sequestri di beni vari per la violazione della normativa in materia di rifiuti speciali, elevante sanzioni amministrative per circa 600 mila euro;

 Nucleo Ispettorato del Lavoro: 134 ispezioni effettuate presso aziende, delle quali 90 riscontrate irregolari, sottoposti a controllo 414 lavoratori, di cui 121 completamente ”in nero”, sottoposte a sospensione di attività 32 ditte. Contestate 1.351 sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 670.000 euro.

 

















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