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Terremoto, 6 milioni dalle Fondazioni bancarie italiane

Sei milioni di euro. E’ quanto metteranno a disposizione delle zone colpite dal terremoto le fondazioni di origine bancaria di tutta Italia. Le risorse saranno finalizzate a iniziative mirate, individuate sulla base di valutazioni congiunte con l’Associazione Regionale delle Fondazioni dell’Emilia Romagna, nel cui ambito si è costituito un gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle Fondazioni del territorio.

“Particolare attenzione – si legge in una nota – si intende dare al sostegno dell’economia locale, la cui tenuta è fondamentale per l’occupazione e la ripresa di quei territori, nonché per l’Italia stessa”. Non mancherà l’attenzione al recupero dei beni storico-artistici danneggiati dal terremoto, per i quali si provvederà “con scelte e stanziamenti delle singole Fondazioni”.

Le Fondazioni bancarie della regione Emilia-Romagna sono naturalmente in prima linea nell’opera di ricostruzione e hanno già dichiarato il loro impegno per far fronte ai danni del terremoto. Gli interventi riguarderanno in particolare le scuole, le strutture sociali, il patrimonio storico-artistico e i settori produttivi più colpiti dal sisma. A questo scopo si è già insediato un gruppo di lavoro regionale che collaborerà con gli enti locali e con la Regione per coordinare le rilevazioni dei dati e le necessità più impellenti per le popolazioni colpite.

Intanto le quattro fondazioni bancarie della provincia di Modena hanno già concordato, come primo intervento, di istituire un fondo straordinario che concorrerà a finanziare i lavori di ripristino degli edifici che ospitano le scuole materne, elementari e medie danneggiati dal sisma. A breve sarà istituito un tavolo tecnico che avrà il compito di valutare la situazione nelle zone colpite e le priorità d’intervento.

“In questo momento – spiega il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi – la priorità è il soccorso alle popolazioni e alle aziende del territorio. Una volta superata l’emergenza si tratterà di riparare, almeno in parte, i gravissimi danni provocati al patrimonio artistico e culturale. Anche su questo fronte le Fondazioni sono pronte a garantire il loro sostegno”. 

 

 
















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