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I dati dell’ospedale di Sassuolo in consiglio comunale a Fiorano

Ieri sera al primo punto del consiglio comunale era prevista la presentazione dei risultati 2011 del nuovo Ospedale di Sassuolo, con informazioni e aggiornamenti sull’evoluzione della gestione. Erano presenti il presidente della società Ospedale di Sassuolo spa Enrico Contini e il direttore generale Bruno Zanaroli. Molti i dati e gli elementi forniti ai consiglieri comunali, a partire dalle novità gestionali, tra cui proprio l’inserimento di un direttore generale nell’organico.

Come si ricorderà l’ospedale di Sassuolo rappresenta tuttora un’esperienza unica a livello nazionale, di gestione pubblico-privata, con il 51 per cento detenuto dalla componente pubblica e il 49 per cento da una società privata. Il presidente Contini ha in questo frangente informato del cambio di questa società: la To life, il socio privato fin dall’inizio di questa esperienza, è da questa settimana in liquidazione, sostituita da una nuova compagine, Atrikè spa, la cui quote sono detenute per il 45 per cento dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, per il 45 per cento da Coop Estense, per il 5 per cento dalla finanziaria Sofinco e per il 5 per cento da Piero Ferrari, che è anche il presidente della nuova società.

Sulla gestione generale, il presidente Contini ha evidenziato che l’esperienza unica a livello nazionale, oltre a comportare molti obblighi del pubblico sommati a quelli del privato, mostra anche occasionali carenze normative in determinati casi, a causa dell’assenza di situazioni analoghe a cui fare riferimento.

Ha anche spiegato però che i risultati ottenuti finora appaiono ampiamente positivi (un passivo gestionale contenuto, dovuto interamente alla start up e progressivamente ridotto dai discreti utili realizzati ogni anno dall’ospedale, ad eccezione del 2009) e che i timori di chi nella presenza di un socio privato vedeva il rischio di una prevalenza dell’attività a pagamento a scapito di quella legata al servizio sanitario nazionale sono stati fugati dall’esperienza concreta, che mostra come in realtà i posti letto a pagamento siano ampiamente al di sotto della quota del 10 per cento che sarebbe consentita alla società e spesso del tutto assenti. “La logica accettata da tutti – ha spiegato – è che prima viene l’assistenza”.

Contini ha anche evidenziato l’efficienza e la rapidità con cui già domenica una ventina di pazienti sono stati immediatamente trasferiti dall’ospedale di Mirandola colpito dal terremoto a quello di Sassuolo, con grande impegno dell’intero apparato.

Dei dati numerici ha parlato il direttore generale Bruno Zanaroli, fornendo molti spunti interessanti.

Il valore della produzione dell’Ospedale di Sassuolo per il 2011 è di 66 milioni, i costi ammontano a poco più di 65 milioni. Degli introiti, 48 milioni derivano dal contratto di fornitura con l’Ausl di Modena, il resto sono ricavi propri.

I costi sono per il 45 per cento destinati al personale dipendente (626 persone, di cui 362 sono direttamente dipendenti da Ospedale di Sassuolo spa e gli altri 264 comandati dall’azienda Usl), per il 12 per cento al personale libero professionista (95 unità), per il 13 per cento a beni sanitari, per il 7 per cento a servizi appaltati, per il 3,5 per cento ad ammortamenti (un segnale che la società continua a investire).

I ricavi derivano per il 62 per cento dalle degenze e per il 20 per cento dalla specialistica ambulatoriale.

L’ospedale ha 272 posti letto, di cui 16 culle ed è diviso nelle unità medica, chirurgica, materna infantile e servizi sanitari.

Nel 2011 come negli anni precedenti l’Ospedale di Sassuolo ha avuto oltre 18mila ricoveri., di cui il 65 per cento provenienti dalla zona di Sassuolo e comprensorio, il 23 per cento dal resto della provincia di Modena, il 12 per cento dal resto della regione. L’ospedale di Sassuolo detiene il 13,8 per cento di tutti i ricoveri del modenese e si conferma una struttura molto attrattiva anche per chi non risiede a Sassuolo.

Molto rilevante è l’attività del servizio materno infantile che ha registrato nel 2011 1246 parti, secondo solo al Policlinico di Modena e all’ospedale di Carpi.

L’attività ambulatoriale si è tradotta in 210mila prestazioni pari a 8 milioni di euro di prodotto.

Il pronto soccorso ha ricevuto 37.711 pazienti, fra le cifre più alte dell’intera provincia. Di questi, 251 codici rossi, 4637 codici gialli, oltre 28mila codici verdi e oltre 4mila codici bianchi. Un segnale, come ha evidenziato il direttore generale, del problema che affronta in generale il servizio di pronto soccorso, spesso alle prese con casi che potrebbero avere un trattamento non di emergenza.

Per i codici rossi la risposta temporale media è stata di 6 minuti, per quelli gialli di 17, per quelli verdi di 57 e per quelli bianchi di oltre un’ora.

Zanaroli ha evidenziato come il Pal definisca l’ospedale di Sassuolo “struttura di riferimento per tutta l’area sud della provincia”, e ha quindi accennato al nuovo sistema in fase di adozione per “intensità di cura”, che punta a suddividere i pazienti non più per specialità ma a fare in modo che le specialità stesse si avvicinino al paziente in base a problematiche e gravità. “Un processo organizzativo difficile e impegnativo che però promette migliori risultati e anche risparmio sui costi”.

Il direttore generale ha ricordato anche l’inaugurazione nel 2012 del moderno impianto di trigenerazione a servizio della struttura, e poi la nuova biblioteca e le diverse mostre e iniziative culturali volute per avvicinare l’ospedale alla città.

Dai consiglieri comunali fioranesi sono arrivate molte domande e richieste di chiarimento, soddisfatte dai relatori, che hanno avuto il ringraziamento per la disponibilità da parte del presidente del consiglio Elisabetta Valenti.

In chiusura il sindaco Pistoni ha ricordato che “la spesa sanitaria italiana in rapporto al Pil è fra le più basse d’Europa eppure siamo di fronte a un ottimo bilancio come quello che ci è stato presentato stasera, per l’ospedale di Sassuolo, che evidenzia anche l’importanza di un buon rapporto con il comprensorio e l’intero territorio provinciale”.
















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