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Spira mirabilis al Festival Internazionale delle Abilità Differenti

La città di Carpi, sede della Cooperativa Sociale Nazareno, è anche il fulcro degli eventi del Festival Internazionale delle Abilità Differenti. Spettacoli teatrali e musicali, convegni e presentazioni di libri, sidecar tour e rassegne cinematografiche: questo il fitto programma di appuntamenti che ha caratterizzato, a Carpi, la 14esima edizione del Festival, dal titolo “Imprevedibile Bellezza”.

Il Festival 2012 si concluderà oggi –  15 maggio – con lo spettacolo musicale realizzato dalla Scuola Media Alberto Pio di Carpi in collaborazione con la Band Scià Scià della Cooperativa Sociale Nazareno e l’orchestra Spira mirabilis. Dopo un percorso di ricerca e sperimentazione, i musicisti in erba e non, ciascuno con il proprio bagaglio di esperienze e di vissuti, si cimenterà con la V e la VI Sinfonia di Beethoven. Si tratta di un appuntamento speciale, laddove dedizione, impegno ed amore per la musica rappresentano il minimo comune denominatore di questi musicisti che hanno trovato nella musica il loro mezzo privilegiato di espressione ed il loro modo di perseguire i propri sogni e di realizzare i propri desideri.

Spira mirabilis è l’idea che da quasi 5 anni fa incontrare musicisti professionisti provenienti da tutto il mondo e attivi nelle migliori orchestre europee per studiare un brano del repertorio sinfonico cameristico.

Con lo spirito di un allargato gruppo da camera, i musicisti si riuniscono a Formigine e lavorano senza un direttore d’orchestra: il frutto di questo studio è un “pensiero collettivo” che ne fa le veci.

Il passo successivo è l’esibizione davanti al pubblico, anche in luoghi normalmente inadatti ai concerti ma dove la comunità ama riunirsi: polisportive, piazze, scuole…

“La Spira” intende il concerto come condivisione di un momento del proprio percorso di studio, nella consapevolezza che, per fare capire un linguaggio “antico” di due o trecento anni, sia indispensabile trovare un “codice” che permetta alle persone di riceverlo. Non è un modo di fare spettacolo ma un tentativo di abbattere le barriere culturali che tengono chi suona e chi ascolta così lontani.

In questa serata avremo modo di vedere la filosofia della Spira mirabilis condivisa anche sul palcoscenico con giovani studenti e musicisti ‘differenti’.
















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