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Reggio, Baccarani (IDV): “gli enti locali possono aiutare la crescita di una green economy anche con provvedimenti gratuiti”

In questi tempi di vacche magre occorre imitare la legislazione francese che ha introdotto l’obbligo di pubblicare in qualunque annuncio immobiliare (in forma cartacea o multimediale) l’etichetta energetica degli edifici. Questo provvedimento crea un meccanismo virtuso come è accaduta negli elettrodomestici, dove il forte impatto grafico delle etichette ha reso quasi irrilevante la quota degli elettromestici non in classe A o B.

Come gruppo IDV provinciale ho presentato un ODG in questo senso con l’obiettivo di contribuire ad innescare un circolo virtuoso che faccia in modo che il settore delle costruzioni si orienti verso la riqualificazione degli edifici esistenti, anche per evitare di sprecare ulteriore suolo; incoraggiare i proprietari delle abitazioni ad effettuare interventi finalizzati al risparmio energetico anche allo scopo di fornire una “via alta” di uscita dalla crisi del settore edile.

Le abitazioni sono responsabili dell’inquinamento per un percentuale pari al 25% del totale (report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) sulle emissioni europee dal 2005 al 2009 ), in Italia tale percentuale cresce a causa del cattivo isolamento del patrimonio edilizio e dati più recenti (Direttiva 2010/31/UE del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia) ci dicono che gli edifici sono responsabili del 40% del consumo complessivo di energia dell’Unione.

Le abitazioni sono responsabili dell’inquinamento per un percentuale pari al 25% del totale (report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) sulle emissioni europee dal 2005 al 2009 ), in Italia tale percentuale cresce a causa del cattivo isolamento del patrimonio edilizio e dati più recenti (Direttiva 2010/31/UE del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia) ci dicono che gli edifici sono responsabili del 40% del consumo complessivo di energia dell’Unione.

Si pensi che in Provincia di Reggio Emilia nel 2009 le abitazioni determinavano il 35% dei consumi energetici complessivi del territorio reggiano e che il contenimento e la riduzione dei consumi è il primo obiettivo da raggiungere per favorire la riduzione della dipendenza del nostra paese dalle fonti fossili.

Ricordo che è in corso di elaborazione il Piano energetico provinciale che, oltre che delineare le politiche di sviluppo delle fonti di energia rinnovabili in relazione alle potenzialità del territorio provinciale, analizzerà e comprenderà le possibilità di contenimento dei consumi definendo specifiche strategie ed azioni a ciò dedicate, a partire dalla necessità di aggiornare la pianificazione territoriale ed urbanistica inserendo la “variabile energetica” tra i fattori primari da considerare nelle scelte di governo del territorio ed orientare le risorse europee, nazionali e regionali sui citati obiettivi.

Collaborando con l’ufficio ambiente abbiamo scoperto che formalmente già a partire dal 1° gennaio 2012, ai sensi del Decreto 28/2011, tutti gli annunci commerciali di vendita di edifici o singole unità immobiliari dovranno riportare l’indice di prestazione energetica contenuto nell’ACE (Attestato di Certificazione Energetica).

Quello che sembra mancare sono i regolamenti attuativi ovvero occorre richiedere da una parte alla Regione Emilia Romagna di disciplinare con norme legislative le modalità di pubblicazione della classificazione energetica negli annunci immobiliari, le sanzioni per i contravventori ed i soggetti competenti al controllo ed all’accertamento delle violazioni.

Dall’altra occorre chiedere ai Comuni perché segnalino agli operatori del settore immobiliare la necessità di dare piena attuazione al Decreto 28/2011 ed alla Delibera di Giunta Regionale 1366/2011.

In definitiva occorre proporre alla Regione Emilia Romagna che le modalità di pubblicazione da introdurre in qualunque annuncio immobiliare (in forma cartacea o multimediale) prevedano che almeno un terzo dello spazio dell’annuncio venga dedicato all’etichetta energetica degli edifici e che si indichino puntualmente i consumi previsti e l’emissione di CO2.

(Rudy Baccarani, Consigliere provinciale Idv)
















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