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Federazione Moda Italia sui saldi di fine stagione in Emilia Romagna e a Modena

A un mese dall’avvio dei saldi invernali, Federazione Moda Italia dell’Emilia Romagna traccia un primo bilancio sull’andamento delle vendite di fine stagione, attraverso i dati emersi dall’indagine condotta dal proprio Centro Studi sulle imprese commerciali del comparto abbigliamento e calzature di tutta la regione, provincia per provincia.

Solo per il 48% degli operatori intervistati la spesa in saldo rispetto all’anno scorso risulta stabile o in lieve aumento, e la valutazione generale sulle vendite, tenendo conto della situazione critica per l’economia e le famiglie italiane, evidenzia in Emilia Romagna un andamento modesto, anche se non del tutto negativo.

Quasi la metà degli intervistati, per i quali il raffronto con lo scorso anno è negativo, indica nella crisi economica il motivo principale della contrazione dei consumi nel periodo dei saldi, a cui si associa la concorrenza di altre formule commerciali, in particolare della grande distribuzione e degli outlet. Inoltre, pur essendo fuori rilevazione, è opportuno citare quale ulteriore criticità le avverse condizioni meteorologiche degli ultimi giorni, che hanno creato non pochi disagi ad imprese e consumatori e frenato lo shopping.

“L’andamento finora abbastanza contenuto della stagione dei saldi è senza dubbio un segnale del raffreddamento della fiducia dei consumatori – commenta il Presidente Provinciale della Federazione Moda Paolo Ivassich – e si allinea alle difficoltà a cui assistiamo sul versante più generale dei consumi. La clientela ha cambiato atteggiamento rispetto ai saldi e i commercianti ne sono consapevoli. I consumatori hanno cominciato a dare ai saldi un valore diverso dal passato. C’è una precisa scelta di risparmio sugli acquisti di beni persona con un atteggiamento molto razionale nella valutazione del rapporto qualità/prezzo. Su questo si imposta oggi il lavoro delle PMI e degli imprenditori del commercio, volto ad offrire occasioni di acquisto che associno all’appeal del prodotto la qualità e la convenienza”.

I numeri parlano chiaro: a livello aggregato, per il 52% degli operatori intervistati, la clientela, anche nei saldi, è molto attenta al prezzo, per il 38% si limita a comprare solo lo stretto necessario. Il 14% degli operatori inoltre precisa che molti comprano quasi esclusivamente durante i saldi.

Va sottolineato che circa la metà degli operatori intervistati recuperano nei saldi una quota anche superiore al 20% del loro fatturato. Questo sbilanciamento tra vendite in stagione e saldi desta qualche preoccupazione in termini di redditività delle strutture, soprattutto alla luce della reale efficacia delle vendite in saldo.

La spesa media pro-capite a livello regionale si attesta sui 97 euro, soglia superata solo nelle province di Bologna, Parma, Modena, Ferrara e Faenza, per le quali il dato medio supera leggermente i cento Euro di soglia psicologica del consumatore senza tuttavia discostarsi troppo.

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