Solo il maltempo di questi giorni, bloccando l’aeroporto e la stazione ferroviaria di Bologna, non gli ha consentito di fuggire. L’uomo, ricercato per truffa ed estorsione, è stato arrestato dalla polizia di Trapani a Bologna.
Era pronto per fuggire all’estero insieme alla compagna ma l’aeroporto e la stazione ferroviaria erano chiusi a causa della neve, così il latitante G.A. è stato costretto a restare in Emilia Romagna. E’ finita proprio a Bologna la latitanza del pregiudicato palermitano i 36 anni destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala lo scorso 29 novembre. G.A. deve scontare una pena di 2 anni e 10 mesi per truffa aggravata e violazione della sorveglianza speciale.
Non solo. La Procura di Torino aveva emesso un altro ordine di carcerazione per una condanna a sei anni per estorsione. Recenti acquisizioni investigative hanno fatto scoprire alla Squadra mobile di Trapani come G.A. “si stesse procurando documenti falsi, carte di credito e altri titoli di pagamento che gli sarebbero serviti per fuggire all’estero verso una nazione non ancora individuata”, spiegano gli inquirenti.
Nei giorni scorsi l’attività di indagine ha consentito di sapere che la compagna del latitante, la palermitana P.C. di 40 anni era intenzionata a raggiungerlo per fuggire con lui all’estero. Ma i due sono rimasti bloccati in una città del settentrione il cui aeroporto e la cui stazione erano stati chiusi a causa delle abbondanti nevicate.
Intuendo che la città in questione potesse essere Bologna gli investigatori sono partiti per la città emiliana insieme ai colleghi della Squadra mobile di Bologna. Ieri mattina P.C. ha raggiunto la città in aereo sotto falso nome. Giunta a Bologna, dove è stata pedinata dalla polizia, si è spostata verso una zona commerciale della città per recarsi in un residence solitamente abitato da studenti. A quel punto i poliziotti hanno fatto irruzione in una stanza del residence e bloccato la donna e il latitante. Quest’ultimo ha subito ammesso di essere G.A. e si è persino complimentato con i poliziotti.
Nel piccolo appartamento gli investigatori hanno trovato 2 carte di identità false e una patente in bianco oggetto di furto, oltre a numerose carte di credito e blocchetti di assegni, alcuni computer e smartphone che verranno analizzati dalla polizia scientifica. La compagna dell’uomo è stata arrestata per il reato di uso di documenti falsi ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria bolognese che ne ha chiesto il giudizio per direttissima.