A distanza di 3 mesi dal convegno del movimento “Fiamma Tricolore”, la città di Modena rischia di ospitare la seconda iniziativa di una formazione politica, “Forza Nuova”, dichiaratamente neofascista.
La Cgil è fermamente contraria all’ipotesi che la città di Modena ospiti iniziative promosse da organizzazioni di estrema destra, indipendentemente dal fatto che queste si svolgano in una piazza o in qualunque altro luogo pubblico, piuttosto che nel chiuso di un albergo.
Consideriamo un fatto estremamente grave che, per lo svolgimento di tali iniziative, i promotori possano chiedere ed ottenere l’utilizzo di piazza Grande, che con l’adiacente sacrario ai caduti della lotta partigiana rappresenta per i modenesi il simbolo della Resistenza e dei suoi valori, nonché la piazza delle lotte per i diritti, la pace ed il lavoro.
Così come sarebbe inopportuno l’utilizzo di piazza Mazzini, che ospita la Sinagoga, luogo di culto della comunità ebraica modenese.
Già lo scorso ottobre, in occasione di una manifestazione analoga, la reazione delle forze democratiche e antifasciste del territorio è stata di fermezza, rifiuto e contrarietà, e immediate sono state le iniziative di contrasto e di protesta.
Ferma la convinzione che ogni manifestazione debba sempre svolgersi con correttezza, nel rispetto della legalità e delle pratiche democratiche, la Cgil annuncia fin da ora, che, se il presidio di “Forza Nuova” fosse malauguratamente autorizzato, si farà promotrice di un presidio a fianco delle forze modenesi antifasciste.
Crediamo inoltre che non sia casuale il ripetersi di iniziative che portano la stessa matrice, nel giro di poche settimane: non è difficile leggere infatti una strategia provocatoria nei confronti di una città e di una popolazione che da sempre vive e pratica l’antifascismo come valore fondante.
Forza Nuova è tra le formazioni che, dichiaratamente, auspicano la ricostruzione del partito fascista e pratica l’apologia di fascismo, entrambi reati penali, e diversi suoi dirigenti sono già stati oggetto di indagini in tal senso.
Chiediamo pertanto alla Prefettura e alla Questura di Modena, non soltanto di negare l’autorizzazione a svolgere qualsivoglia iniziativa promossa da formazioni di estrema destra, ma anche di avviare un’indagine per accertare i palesi reati di apologia di fascismo e ricostituzione del disciolto partito fascista e di valutare se, nel ripetersi di iniziative di questo tenore nella nostra città, non vi sia il disegno di fomentare tensioni sociali.
(Segreteria Cgil Modena)