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Sanità, Vecchi (PDL): “tutelare i lavoratori da radiazioni ionizzanti”

Alberto Vecchi (PDL) ha rivolto un’interrogazione alla Giunta per sapere quali ulteriori accorgimenti ha intenzione di prendere l’Ausl di Bologna per tutelare in maniera esaustiva i lavoratori che sono a contatto con radiazioni ionizzanti al fine di non determinare in queste persone il sorgere di malattie professionali afferenti alla radio esposizione. Vecchi, in particolare, chiede di sapere se nella categoria A che ha l’obbligo del camice di piombo, del dosimetro individuale e ha le visite mediche con periodicità semestrale sono compresi solamente i medici e gli infermieri oppure altre categorie? Se sì, quali, per quali reparti e se tutti gli appartenenti alla categoria o solo alcuni e se nella categoria B, che ha un dosimetro tarato solo per misurare le radiazioni presenti nell’ambiente ed ha le visite mediche con frequenza annuale sono inseriti solamente tutti i tecnici di radiologia medica, oppure solamente alcuni ed altri sono inseriti nella categoria A. Il consigliere chiede anche: se corrisponde al vero che presso l’ospedale Bellaria si eseguono interventi di alta specializzazione della durata di molte ore ed insieme ai medici e agli infermieri, accedono alla sala operatoria anche i tecnici di radiologia della neuroradiologia; se corrisponde al vero che per espressa disposizione di servizio, i tecnici della neuroradiologia che sono presenti, per ore all’interno della sala operatoria, devono registrare su supporto informatico solo una parte minimale delle fluoroscopie effettuate durante gli interventi (uno scatto ogni mezz’ora), quando invece, in realtà, la tipologia d’interventi eseguiti (ad esempio una ricostruzione vertebrale) spesso richiedono almeno tra le 40 e le 50 fluoroscopie per paziente; se corrisponde al vero che i tecnici di radiologia medica per anni sono stati chiamati con uno strumento portatile di vecchia generazione a fare le radiografie anche a persone in rianimazione oppure impossibilitate a muoversi dal letto e in questo caso senza alcuna protezione nei confronti delle radiazioni. Vecchi, infine, domanda se non si ritenga, alla luce di quanto sopra esposto, riconsiderare le categorie inserendo i tecnici afferenti al reparto di Neuroradiologia dell’ospedale Bellaria nella categoria A, al fine di garantire loro una diversa e più puntuale sorveglianza medica, dal momento che per questa categoria è richiesta la periodicità semestrale della visita medica da parte di un medico in possesso di specifiche competenze in materia di radioprotezione. Inoltre è previsto il dosimetro individuale, che misura le radiazioni assorbite dal corpo ogni giorno che sono nel luogo di lavoro ed infine hanno l’obbligo di indossare il camice di piombo.

















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