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Nuove imposte; Cia, Confagricoltura, Coldiretti e Copagri Modena: “Sono devastanti le conseguenze che dovranno sopportare le aziende agricole”

Sono particolarmente devastanti le conseguenze che dovranno sopportare le aziende agricole, i cui rappresentanti non hanno mancato di sottolinearne la gravità nel corso di un incontro svolto a Medolla nei giorni scorsi tra l’Unione dei Comuni dell’Area Nord e le organizzazioni di categoria, che hanno sottolineato “ la necessità di affrontare ed approfondire la tematica in un tavolo specifico”.

L’Unione, rappresentata dal presidente Carlo Marchini, ha presentato alle associazioni le prime indicazioni sull’applicazione dell’Imu, la nuova imposta sostitutiva dell’Ici, ed in alcuni casi dell’Irpef, gravante sui beni immobili di tutti i cittadini ed imprese.

“Nell’incontro – scrivono le associazioni agricole modenesi Cia, Confagricoltura, Coldiretti e Copagri – i sindaci hanno precisato la volontà di evitare aumenti di gettito da un imposta che è stata ideata principalmente per necessità del governo centrale. Nell’impossibilità di quantificare le entrate previste, l’Unione dei sindaci ha inoltre proposto il mantenimento delle aliquote ordinarie suggerite dal governo senza l’applicazione di sconti delle riduzioni previste dal decreto di recente approvazione”.

Durante la riunione è emersa la difficoltà per le pubbliche Amministrazioni di quantificare gli effetti della nuova imposta sui bilanci comunali, mentre è apparso evidente l’inasprimento fiscale che dovranno subire tutte le categorie convocate.

“La parte agricola – la cui rappresentanza è tuttora impegnata con i funzionari governativi per elaborare una rivisitazione del quadro normativo di riferimento – prosegue la nota delle organizzazioni agricole – chiede, in questa fase, l’applicazione delle aliquote più contenute, con particolare riferimento alla categoria dei fabbricati strumentali all’attività produttiva. Proprio su questi ultimi siamo davanti ad un’assurda duplicazione d’imposta che risulta in aperto contrasto con i più elementari principi del diritto”.

Infine è stato unanime il suggerimento proposto da tutte le categorie economiche di prevedere l’applicazione delle aliquote d’imposta più basse per tutti gli immobili con funzioni strumentali ad un’attività produttiva, ivi compreso il terreno agricolo.

(CIA, CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI, COPAGRI)

















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