La senatrice del Pd Albertina Soliani è la prima firmataria di una mozione – sottoscritta da molti parlamentari del Pd – che impegna il governo “a intensificare i rapporti politici con il Myanmar, con il Governo e con Aung San Suu Kyi, seguendo con grande attenzione la riforma politica in atto nel Paese”.
“Negli ultimi tempi – ha detto la parlamentare democratica – è stata compiuta nel Myanmar un’azione di apertura al dialogo, con la liberazione di Aung San Suu Kyi e di molti detenuti politici, con la candidatura di Aung San Suu Kyi, con la registrazione della LND e con l’accordo preliminare tra l’esercito e i ribelli dell’etnia Karen: fatti, questi, importantissimi per il consolidamento del percorso di riconciliazione nazionale verso la democrazia”.
“La mozione del Pd – ha detto ancora Soliani – impegna il Governo a sostenere presso le autorità del Myanmar la necessità del consolidamento e dell’accelerazione del processo democratico, anche attraverso il completamento della liberazione di tutti i prigionieri politici” e inoltre “a sospendere le sanzioni, in relazione al conseguimento degli obiettivi democratici in Myanmar, fino alla loro definitiva cancellazione, promuovendo politiche di cooperazione economica, sociale e culturale a vantaggio del popolo birmano e del rapporto di scambio e collaborazione con il popolo italiano” “Il tempo del cambiamento è arrivato – ha continuato Soliani -, il Presidente Thein Sein sta guidando con lungimiranza l’azione del Governo per la riforma politica e sono convinta che non vi sarà più bisogno di politiche sanzionatorie ma di politiche di collaborazione tra i vari Paesi del mondo e la Birmania”. “Spero inoltre -ha sottolineato Soliani – che vi saranno presto visite di membri del Governo e del Parlamento Italiano. La presenza dell’Ambasciata d’Italia a Rangoon e il lavoro del nostro Ambasciatore Paolo Bartorelli sono già un punto fermo e sono certa che saranno intensificati i rapporti di natura economica e commerciale, nel campo delle infrastrutture e dell’ambiente, ma anche gli scambi culturali”. “In questi anni – ha aggiunto Soliani – abbiamo seguito la difficile situazione in Myanmar con particolare riguardo alla violazione dei diritti umani e oggi guardiamo con fiducia al cambiamento in atto e al ruolo importantissimo che può svolgere Aung San Suu Kyi per il futuro della Birmania”. “Ho espresso queste considerazioni in una recente intervista al Popular News Journal di Rangoon, mentre oggi, in occasione della giornata dell’indipendenza birmana, che cade il 4 gennaio, promossa dall’Ambasciata del Myanmar in Italia, sottolineo ancora di più – conclude la senatrice Soliani – la necessità che il parlamento e il governo italiani siano protagonisti del dialogo politico con le autuorità del Myanmar, con Aung San Suu Kyi e con il popolo birmano”.