(Adnkronos) – Il mare mosso ha causato lo spostamento di una decina di centimetri della nave Costa Concordia. Per motivi precauzionali le ricerche sono state sospese ed evacuati i sub impegnati nei soccorsi.
I pm della Procura di Grosseto che indagano sul naufragio hanno ascoltato finora centinaia di testimoni tra turisti a bordo, membri dell’equipaggio e soccorritori. All’ospedale di Grosseto e’ stato anche sentito il commissario di bordo Manrico Giampedroni, salvato nella tarda mattinata di ieri e trasportato in elicottero al nosocomio del capoluogo maremmano con una gamba fratturata. L’uomo ha salvato tanti passeggeri, prima di crollare a terra per il dolore della ferita.
”L’azienda fornira’ assistenza legale al comandante, ma abbiamo il dovere di riconoscere i fatti e tutelare tutti i dipendenti dell’azienda. Non possiamo negare un errore umano in questo tragico incidente”. Lo ha detto il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi.
”Non abbiamo ancora fatto un’analisi legale interna sulle opzioni che abbiamo, ma in questo momento l’azienda e’ parte lesa” – ha aggiunto Foschi rispondendo alle domande dei giornalisti sulla possibilita’ che l’azienda avvii un’azione legale nei confronti del comandante.
Costa Concordia era stata ispezionata da Rina e Capitaneria di porto nel novembre 2011, il certificato di sicurezza della nave era stato rinnovato nel periodo 11-13 novembre. Dai controlli non era emersa nessuna osservazione sulla sicurezza della nave. Lo ha ricordato sempre il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere Pierluigi Foschi.
”Al momento non ci sono perdite di carburante, ma bisogna intervenire subito per scongiurare un disastro ambientale e noi stiamo vigilando con attenzione tutte le operazioni programmate e avviate dalla societa’ specializzata reclutata dalla compagnia su diffida della Capitaneria di porto che ha chiesto di intervenire”. Lo ha detto intervenendo in diretta a ‘Start’ su Rai Radio 1 il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a proposito del naufragio.