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Naufragio Giglio, dispersi sono 17 Tratto in salvo il terzo superstite

(Adnkronos/Ign) – Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi – scesi a 17, 6 membri dell’equipaggio e 11 passeggeri – della nave Costa Concordia. Due passeggeri coreani, sposi 28enni in viaggio di nozze, sono stati salvati nella notte. Hye Jim Jeong e Kideok Han erano rimasti intrappolati in una cabina, all’ottavo ponte, e sono rimasti chiusi lì, senza riuscire a scappare come molti degli altri passeggeri. I due, messi in salvo, hanno raccontato di aver urlato a lungo, senza riuscire a farsi sentire.In mattinata è stata tratta in salvo una terza persona, il commissario capo di bordo Marrico Gianpetroni, trovato in una cabina sul ponte 3. Complessa e spettacolare l’operazione di salvataggio. Gianpetroni, ferito a una gamba, è stato caricato su una barella, opportunamente immobilizzato, e a sua volta caricato su un elicottero direttamente dalla nave con un verricello per essere trasportato all’ospedale di Grosseto. “Tutto bene, sto bene, sono finiti due incubi, non uno”, sono state le prime parole di Giampetroni. I soccorritori hanno sentito altri rumori provenire da dentro la nave. Ora i vigili speleologi, che stanno controllando a una una le 1500 cabine, stanno cercando di capire da dove provengano.”I morti per ora accertati sono tre, due turisti francesi e un membro dell’equipaggio peruviano”, ma “abbiamo gravi sospetti per altre cinque o sei persone”, ha detto, in collegamento con il TgCom24, il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio. Dal canto suo il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio: ”Il comandante della nave ha accostato così tanto l’imbarcazione all’isola del Giglio, non poteva avvicinarsi così tanto all’isola, si è avvicinato così tanto che era inevitabile che questo scoglio se lo trovasse sotto la nave”. ”Questo scoglio ha tranciato la parte laterale della nave, che si è inclinata su un lato”, ha aggiunto. Sulla questione dell’avvicinamento delle navi da crociera all’isola del Giglio per permettere i saluti degli abitanti ai turisti, ”stiamo facendo indagini su questa circostanza, la stiamo verificando”, ha detto ancora il procuratore capo il quale ha confermato che il comandante Francesco Schettino – accusato di abbandono della nave, omicidio colposo plurimo e disastro e sottoposto a fermo per pericolo di fuga e possibile inquinamento delle prove – ”non è stato sicuramente l’ultimo a lasciare la nave”. “Il comandante ha abbandonato la nave quando c’erano ancora molti passeggeri da portare in salvo”, e “le operazioni di soccorso non sono state coordinate dal comandante”, ha continuato Verusio, che coordina l’inchiesta sulla sciagura della nave. “Stiamo verificando -ha aggiunto il procuratore capo- chi si è assunto poi il compito di dirigere le operazioni di salvataggio, perché il comandante ha abbandonato la nave molte ore prima che si concludessero le operazioni di salvataggio di tutte le persone a bordo”.Nel frattempo i sommozzatori della Guardia costiera hanno trovato la scatola nera della Costa Concordia. Un ritrovamento importante, viene sottolineato, perché contiene i tracciati delle rotte seguite dalla nave.

















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