(Adnkronos/Ign) – E’ di 6 morti, 13 feriti (due gravi) e un numero ancora imprecisato di dispersi il bilancio del tragico incidente accaduto nella serata di ieri al largo dell’isola del Giglio (Grosseto), dove la nave da crociera Costa Concordia si è incagliata nelle secche. A bordo del natante, partito alle 19 da Civitavecchia per un Giro del Mediterraneo e diretto a Savona, c’erano 4.229 persone (3.197 passeggeri e 1.032 di equipaggio). L’allarme è arrivato all’ora di cena.Per motivi ancora da chiarire, la Costa Concordia si è incagliata nelle secche di Punta Gabbianara, a sud dell’isola del Giglio. Quando ha incominciato a imbarcare acqua, ai passeggeri sono stati fatti indossare i giubbotti salvagente e sono stati trasferiti sulle scialuppe di salvataggio. Sulla nave sono iniziate scene di panico, molti passeggeri hanno temuto che il natante colasse a picco; qualcuno è caduto in acqua, altri forse vi si sono buttati. Verosimilmente le vittime sono decedute a causa dell’ipotermia, per il freddo del mare, per annegamento o per malori. Prosegue a pieno ritmo la macchina dei soccorsi.Centinaia di superstiti vengono portati dall’isola del Giglio a Porto Santo Stefano: circa 1500 i crocieristi arrivati a bordo di tre navi. Le persone sbarcate vengono accompagnate negli alberghi della provincia di Grosseto ma anche del vicino Lazio, e vengono identificate. Sono stati recuperati 3230 posti letto in tutta l’area grossetana. Ora i soccorsi si stanno concentrando nella parte di nave sott’acqua, per accertare che non vi siano altri cadaveri. Il natante è inclinato su un fianco. Sul posto sono impegnate tutte le forze di soccorso militari e civili.”Al momento i dati ufficiali sono di 3 morti accertati e 14 feriti” ha detto a Rai News 24 il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, che sta seguendo da stanotte gli sviluppi dell’incidente. ”Non è escluso che ci siano dei dispersi – ha aggiunto il prefetto Linardi – Al momento i soccorritori stanno ispezionando la parte di nave sotto acqua, per appurare che non ci sia nessuno”. A bordo della nave anche la giornalista dell’Adnkronos Patrizia Perilli. ”Sembrava di essere sul Titanic, non potevamo credere ai nostri occhi” racconta. ”Siamo scesi con grande difficoltà dalla nave – spiega – ci hanno fatto uscire dalla parte opposta a quella che stava affondando. La nave era troppo vicina alla costa, anche i residenti se ne sono accorti. Per questo dopo l’incidente sono arrivati subito in nostro soccorso”. ”Ora siamo senza assistenza, lasciati da ieri sera sul molo all’Isola del Giglio – aggiunge – gli abitanti ci hanno portato da bere, da mangiare e soprattutto le coperte. Siamo oltre 3000 persone e stiamo aspettando i traghetti che ci porteranno a Porto Santo Stefano, dove sembra abbiano allestito un’unità di crisi”.
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