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Lega Nord Modena: “dov’è finito il vigile di quartiere?”

Come già anticipato, in questo periodo molti militanti della Lega Nord fanno delle ‘passeggiate’, diurne e notturne, di controllo del territorio. Da queste passeggiate sono emersi dati oggettivi che conducono a considerazioni sconfortanti.

In primo luogo la quantità di gente che, nei bar o in altri luoghi di aggregazione, ci parla di furti subiti e spesso, anzi troppo spesso, di denunce non fatte perché “tanto è solo una perdita di tempo”.

L’impressione è che la stragrande maggioranza della popolazione modenese abbia fatto l’esperienza spiacevole, e a volte anche traumatica, del furto in abitazione o dei mezzi di trasporto. E quasi sempre i casi più dolorosi sono quelli dove i ladri hanno rubato cose di scarso valore economico ma di enorme valore affettivo. La gente ne parla con le lacrime agli occhi.

Il secondo dato che salta all’occhio è la presenza in giro di tantissimi personaggi strani, presenza che non si nota quando non si fa volutamente attenzione al fenomeno. Con questo non vogliamo dire che la faccia delle persone identifichi la natura criminale. Queste teorie le lasciamo al Lombroso e a chi al Lombroso ha deciso di dedicare un museo. La stranezza non deriva dai tratti somatici, ma dai comportamenti. Persone che stanno sedute in macchina per delle ore non si capisce a fare cosa. Individui che camminano osservando in maniera insistente persone e cose. Gruppetti che confabulano con fare sospetto. Sicuramente la maggioranza di questi non fa nulla di male, ma qualche controllo non stonerebbe.

E qui veniamo all’ultima considerazione. Nei nostri giri di perlustrazione abbiamo notato un assente perenne: il vigile di quartiere. Progetto sbandierato da Marino, come suo solito, sugli organi d’informazione ma evidentemente mai entrato, come al solito, realmente in funzione.

La funzione del vigile dovrebbe essere proprio quella di raccogliere le testimonianze della gente e di entrare in simbiosi con il territorio, imparandone a conoscere persone e situazioni. In modo anche da poter discernere i personaggi naturalmente strani da quelli che dietro alla stranezza nascondono un potenziale pericoloso per la comunità.

Invitiamo quindi Marino a dare seguito una volta tanto ai buoni propositi e a rendere finalmente attiva la figura del vigile di quartiere. Perché i modenesi, tra i furti illegali dei ladri e quelli legalizzati del governo Monti, sono giunti veramente al limite.

(Il segretario cittadino della Lega Nord per l’indipendenza della Padania Stefano Bellei)

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