Ad una ambulanza sarebbero serviti “ben 35 minuti” (“27 in più rispetto agli 8 previsti per interventi nella cintura urbana”) per rispondere ad una chiamata e prestare i soccorsi ad un anziano caduto dalla propria bicicletta nel centro storico di Imola il 31 dicembre 2011.
Lo afferma il consigliere regionale Alberto Vecchi (Pdl) in un’interrogazione, in cui evidenzia che l’Ausl di Imola avrebbe precisato, in un comunicato stampa, che la Centrale operativa del 118 di Bologna avrebbe attivato Imola soccorso alle 13.24 e che l’ambulanza sarebbe giunta sul posto alle 13.45, quindi solo dopo 21 minuti.
Questa tempistica, tuttavia, – aggiunge Vecchi – non sarebbe stata confermata dalle persone presenti, che avrebbero al contrario lamentato i “gravi ritardi” dei soccorsi.
Il consigliere chiede quindi alla Giunta regionale quali siano le ragioni per cui l’ambulanza è arrivata 35 minuti dopo la chiamata, se i dati sui tempi forniti dall’Ausl di Imola corrispondano al vero, se ritenga opportuno aprire un’inchiesta formale sull’accaduto per capirne le dinamiche e, nel caso, quali provvedimenti verranno assunti nei confronti dei responsabili del ritardo.