Drammarica situazione ferroviaria a Reggio Emilia. Zero treni verso il Sud. Insorgono le associazioni meridionali di RE che scrivono al Prefetto De Miro.
Lettera aperta al Prefetto De Miro
p. c. al Sindaco di Reggio Emilia
al Presidente della Provincia di Re
alle Organizzazioni Sindacali
alle Organizzazioni Imprenditoriali
Illustre Prefetto siamo i presidenti delle Associazioni Lucana, Campana e Calabrese presenti ed operanti nel territorio di Reggio Emilia da anni.
Le chiediamo con urgenza un incontro al fine di prospettare le innumerevoli situazioni di disagio che centinaia di lavoratori e famiglie hanno subito in queste festività natalizie.
Casi eclatanti come quelli avvenuti nella stazione di Bologna dove per poter raggiungere le località d’origine (nel Sud Italia) ed accaparrarsi un posto sui pochissimi treni stracolmi, è dovuta intervenire la Polfer più volte per motivi di ordine pubblico. Eventi ripetutisi più volte nei giorni scorsi.
Per poter salire sui treni stracolmi (sono previsti solo 15 posti in piedi per vagone) si è dovuto addirittura pagare un prezzo doppio dei biglietti; l’unico modo per partire in quanto non erano più in vendita biglietti.
Trenitalia invece di potenziare i treni per le festività, a lunga percorrenza da e verso il Sud, li ha ridotti. La situazione dovrebbe addirittura peggiorare nei prossimi mesi in quanto sono previsti ulteriori tagli di linee a lunga percorrenza.
Dal 13 dicembre numerosi viaggiatori del sud (campani, lucani e calabresi in particolare, e parzialmente i pugliesi) vivono una separazione ferroviaria di fatto dell’Italia.
Con facilità si raggiunge la Capitale ma le lunghe tratte che da e verso il Sud raggiungevano le grandi città del Nord sono state tutte decimate, penalizzando fortemente una parte dell’Italia.
A Reggio Emilia la situazione è ancora più grave. Avevamo in fermata 5 treni notte con direzione Sud: 3 sull’adriatica e 2 con direzione Napoli di cui 1 solo nei giorni dispari. La situazione attuale è praticamente zero treni che fermano con direzione Sud.
Chi deve andare sull’adriatica deve cambiare alla stazione di Bologna dove avviene la concentrazione maggiore dei pendolari causando disagi e tensione sociale sopra descritta.
Chi va verso Napoli (limite massimo dell’Italia secondo Trenitalia) l’unica possibilità che ha oggi è quella di prendere un treno alle 22,56 a Reggio Emilia per Parma, per poi riprendere un treno alle 01,00 con direzione Napoli. Un’assurdità: centinaia di pendolari e famiglie che aspettano 1 e 40 minuti a Parma per poi ripassare di nuovo da Reggio Emilia.
Nella nostra provincia abbiamo molti lavoratori e famiglie pendolari che per vari motivi il fine settimana ritonano al Sud per poi raggiungere Reggio Emilia la domenica o il lunedì mattina presto, per iniziare la loro settimana lavorativa.
Questa prassi che dura da tempo è stata spezzata dalla politica di Trenitalia. Oggi non è più possibile pagare i circa 40 euro su un treno notte per raggiungere Reggio Emilia; ne occorrono 80 perché si obbliga a viaggiare sui treni Freccia Rossa.
Nei fatti i viaggiatori delle regioni Campania Basilicata e Calabria sono tagliati fuori dai collegamenti su lunghe tratte. Qualche possibilità in più, ma sempre con cambi a Bologna, hanno i viaggiatori Pugliesi.
Illustre Prefetto, le chiediamo un incontro ufficiale per poterla informare di persona della tensione sociale che sta covando tra, lo ripetiamo, le centinaia di pendolari del sud che vivono e lavorano nel reggiano 5 giorni su 7.
Le chiediamo di organizzare un incontro invitando anche il sindaco di Reggio Emilia, la presidente della Provincia e le Organizzazioni Sindacali ed Imprenditoriali perché, ognuno per le proprie competenze, contribuisca a risolvere “la grave situazione di isolamento” che da alcune settimane vive la stazione di Reggio Emilia.
In attesa della sua convocazione cogliamo l’occasione per augurarle Buon 2012.
Reggio Emilia, lì 03/01/2012
Donato Vena, Presidente Associazione Lucana – Antonio Casella, Presidente Associazione Campania – Scandale Massimo, Presidente Associazione Scandale – Calabria – Pierpaolo Gaeta, Presidente Federaz. Lucani Regione Emilia Romagna)