Un contributo di 4 milioni 882.000 euro della Regione a sostegno delle politiche per la casa per Modena e provincia, che consente di aprire i cantieri per realizzare appartamenti per l’affitto a canoni più bassi di quelli di mercato. Questo il contenuto di una delibera che è stata approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, nella quale sono stati definiti i dettagli dell’intervento ed è stato dato il via all’apertura dei cantieri per l’intera regione e per la provincia modenese.
«E’ una risposta concreta al bisogno di alloggi in affitto calmierato in un momento di domanda crescente da parte di famiglie e giovani . – spiegano i consiglieri regionali modenesi Palma Costi e Luciano Vecchi (PD) – Con il primo bando la Regione ha messo a disposizione contributi del 30, del 50 e del 70 per cento del costo degli alloggi a seconda che siano destinati alla locazione per almeno 10 anni, 25 anni o permanentemente. Il canone da applicare a questi alloggi deve essere di almeno il 30% inferiore al canone concordato, che a sua volta è inferiore al canone di mercato».
La graduatoria resta aperta per tre anni, con la possibilità di finanziare altri interventi se si riusciranno a reperire ulteriori risorse nazionali o regionali.
Il 56% degli alloggi finanziati è destinato alla locazione permanente ed assorbe oltre il 70% delle risorse già disponibili; un terzo degli appartamenti (20% del contributo totale) sarà affittato per almeno 25 anni. Gli interventi finanziati realizzeranno alloggi per l’affitto con elevate prestazioni energetiche: dei 685 alloggi finanziati, 673 avranno performances energetiche maggiori del 10% rispetto agli standard previsti dalla normativa regionale.
La realizzazione non darà luogo al consumo di nuovo territorio agricolo: gli interventi devono essere realizzati su aree che i piani operativi comunali adottati già destinano all’edificazione (ripristini, riqualificazioni, completamento ecc..).
L’intervento rappresenta anche una risposta concreta ai problemi del settore del’edilizia, fatto da piccole e medie imprese e cooperative, certamente tra i più colpiti dalla crisi in atto.
