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API Sassuolo: “evitare che la nostra città resti senza una sala cinematografica”

E’ impensabile che una città dell’importanza di Sassuolo possa restare, tra poche settimane, senza l’ultima sala cinematografica ancora aperta. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’impoverimento graduale – indipendentemente dal partito di governo – di Sassuolo, un tempo punto di riferimento per i giovani e non solo dell’intero comprensorio. Ogni chiusura rappresenta una minore opportunità per la vita sociale, il commercio e per la sicurezza urbana. A dirlo è Maria Cristina Vandelli coordinatrice di Alleanza Per l’Italia a Sassuolo.

Non possiamo assistere inermi al passaggio da cinque sale negli anni 80 alle zero di oggi, il nostro auspicio è che il Sindaco in primis creda nell’importanza di avere un cinema nella nostra città e convochi quanto prima un tavolo con agli operatori del settore e quanti sono interessati.

Un primo segnale potrebbe essere, già durante le feste, provare a proiettare film degli anni passati ad un prezzo simbolico, chiedendo la collaborazione delle tante associazioni cittadine, per offrire una possibilità a tutti e iniziare a far tornare i sassolesi nelle nostre sale.

Noi di Alleanza Per l’Italia – continua la Vandelli – crediamo che il Carani debba tornare ad essere anche sala cinematografica. Per una volta si provi a valorizzare l’esistente e non ad inseguire la costruzione di una fantomatica multisala a Sassuolo. Non ci si può nascondere dietro allo strapotere delle moderne sale, occorre puntare ad una gestione giovane e dinamica che differenzi l’offerta puntando – per il Carani ad esempio – a rassegne (come film in lingua, cinema d’essai, cineforum e proiezioni di film indipendenti che faticano a trovare spazio nei circuiti tradizionali), a costi più favorevoli per i ragazzi e per le famiglie poiché oggi anche gli 8 euro del normale biglietto per il cinema sono diventati un lusso per molti concittadini. Non dimentichiamo che Sassuolo, città d’arte, è sede anche di un importante festival del cortometraggio, conosciuto a livello internazionale.

In attesa di un progetto sul Carani è necessario da parte dell’Amministrazione un intervento immediato anche per sostenere e garantire la continuità del cinema San Francesco che è stato – a nostro avviso – fin ora gestito, malgrado le difficoltà, in modo più che ottimo.

La politica non può restare sempre a guardare, indignarsi a parole per poi dividersi su tutto, serve ritrovare la progettualità e occorre dire ai sassolesi, tra i responsabili della “crisi” delle sale cittadine che bisogna riprendere l’abitudine a fruire di quanto offre la città, cinema compreso. Solo facendo così Sassuolo potrà tornare a crescere e non ad arretrare come invece sta succedendo da un po’.

 

 

 

 

















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