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Roberto Corradi (LN) sulla riforma pensioni del Governo Monti

Il Gruppo Regionale della Lega Nord, primo firmatario il Consigliere Roberto Corradi, hanno presentato una risoluzione contro la riforma del sistema pensionistico varata dal Governo Monti, che vede i lavoratori dell’’Emilia-Romagna tra i più penalizzati d’Italia (secondi solo a quelli della Lombardia).

Per Corradi: “L’innalzamento dell’età pensionabile per accedere alle pensioni di anzianità (due anni in più per gli uomini ed uno per le donne); penalizzerà nel solo triennio 2012-2014, ben 1.276.000 lavoratori; ed i più “colpiti” saranno quelli delle Regioni del Nord, dove la “riforma” penalizzerà circa 704.000 lavoratori, contro i 256.000 lavoratori del Centro Italia, ed i 360.000 lavoratori delle Regioni del Sud.

I lavoratori residenti in Regione Emilia-Romagna saranno tra i più penalizzati d’Italia, infatti, saranno oltre 180.000 i lavoratori della nostra Regione chiamati a posticipare l’età del loro pensionamento.” I lavoratori delle Regioni del Nord saranno anche i più penalizzati in termini di oneri economici a loro danno (che per il Governo si traducono in risparmi di spesa pensionistica); infatti, nel triennio 2012 – 2014, i lavoratori del Nord avranno minori pensioni per circa 16 miliardi di euro; contro i 5,9 miliardi di euro dei lavoratori del Centro e del Sud Italia. Anche in termini economici i lavoratori dell’Emilia-Romanga saranno tra i più colpiti, ed in tre anni subiranno un “taglio” sulle pensioni per effetto della “manovra Monti” pari a 3.060 milioni di euro”.

Con la risoluzione il Gruppo Lega Nord ha chiesto all’Assemblea Regionale di impegnare la Giunta ad esprimere al Governo la propria contrarietà alla riforma del sistema pensionistico; ed altresì ad intervenire in sede di Conferenza Stato-Regioni, per chiedere al Governo di revocare le modifiche apportate al sistema pensionistico; recuperando le eventuali risorse dall’azzeramento del neo-istituito “fondo salva banche”.
















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