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Modena cerca idee giovani per rilanciare l’economia

Un patto per il lavoro dei giovani, per fare nascere nuove imprese e sostenere i creativi e gli innovatori: dal percorso Economia degli stati generali della città “Effetto Modena” sono nate le prime proposte. Mentre la Regione Emilia-Romagna annuncia, nel bilancio 2012, un fondo di 60 milioni di euro per il lavoro giovanile e la crescita del sistema produttivo, l’Amministrazione lancia una prima raccolta di idee – la scadenza è il 9 dicembre – con lo slogan “Metti a disposizione le tue competenze e fai qualcosa per la comunità”. Dal 26 novembre sarà inoltre attivo su Facebook il gruppo “Modena talent box”, un contenitore di progetti e iniziative a sostegno delle start up e dell’occupazione giovanile.

A Modena la disoccupazione giovanile nel secondo trimestre 2011 ha raggiunto il 27,4% e l’idea del Comune è che per migliorare la situazione sia necessario investire sui giovani più attivi e curiosi, accompagnando la loro spinta a fare impresa. E proprio a imprese del territorio (singolarmente o riunite in network), associazioni, singoli o gruppi di persone anche informali, il Comune chiede di presentare idee, stimoli e sollecitazioni a sostegno dell’imprenditorialità giovanile, politiche di supporto alle nuove imprese e agli incubatori, tese a creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. I progetti dovranno essere innovativi, realizzabili e avere ricadute concrete sul territorio. Il 15 dicembre (il programma sarà pubblicato su www.comune.modena.it/effettomodena, dove si può anche scaricare il form per inviare la propria idea) i progetti saranno presentati per una prima valutazione pubblica a un gruppo di imprenditori, soggetti pubblici e consulenti. Sulla base delle idee ricevute, il Comune potrà definire politiche, in gestione diretta o tramite bandi specifici, per la valorizzazione del capitale umano, a supporto delle start up, servizi di accelerazione di impresa, anche attraverso convenzioni, concessione di spazi, collaborazioni. Ai partecipanti si chiede, tra le altre cose, di descrivere la propria idea in un “tweet” (140 caratteri di testo, come gli sms) e di accompagnarla con allegati che possono essere anche in formato audiovisivo.

Questa prima raccolta di idee e proposte si inserisce in un percorso più strutturato di valorizzazione del capitale umano e di sostegno alle start up, che vede impegnati il Comune e Democenter. Il 19 gennaio sarà pubblicato un bando per selezionare trenta idee di impresa, alle quali verrà offerto un pacchetto di workshop per arrivare, in tre mesi, a definire il business planning, il business model e il budget. I migliori otto progetti così sviluppati avranno a disposizione un servizio di accelerazione d’impresa da parte di consulenti specializzati, con l’obiettivo di arrivare a proporre sul mercato in tempi molto brevi le start up con maggiori potenzialità. Insieme al bando verrà attivato un blog dedicato alle start up e all’imprenditorialità giovanile. Altre attività riguarderanno il tema dell’orientamento, con la messa a sistema di tutte le opportunità e i servizi già presenti sul territorio e l’aggiunta di ulteriori servizi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e valorizzare le potenzialità dei ragazzi dai 18 ai 30 anni.

Un patto per il lavoro dei giovani, per fare nascere nuove imprese e sostenere i creativi e gli innovatori: dal percorso Economia degli stati generali della città “Effetto Modena” sono nate le prime proposte. Mentre la Regione Emilia-Romagna annuncia, nel bilancio 2012, un fondo di 60 milioni di euro per il lavoro giovanile e la crescita del sistema produttivo, l’Amministrazione lancia una prima raccolta di idee – la scadenza è il 9 dicembre – con lo slogan “Metti a disposizione le tue competenze e fai qualcosa per la comunità”. Dal 26 novembre sarà inoltre attivo su Facebook il gruppo “Modena talent box”, un contenitore di progetti e iniziative a sostegno delle start up e dell’occupazione giovanile.

A Modena la disoccupazione giovanile nel secondo trimestre 2011 ha raggiunto il 27,4% e l’idea del Comune è che per migliorare la situazione sia necessario investire sui giovani più attivi e curiosi, accompagnando la loro spinta a fare impresa. E proprio a imprese del territorio (singolarmente o riunite in network), associazioni, singoli o gruppi di persone anche informali, il Comune chiede di presentare idee, stimoli e sollecitazioni a sostegno dell’imprenditorialità giovanile, politiche di supporto alle nuove imprese e agli incubatori, tese a creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. I progetti dovranno essere innovativi, realizzabili e avere ricadute concrete sul territorio. Il 15 dicembre (il programma sarà pubblicato su www.comune.modena.it/effettomodena, dove si può anche scaricare il form per inviare la propria idea) i progetti saranno presentati per una prima valutazione pubblica a un gruppo di imprenditori, soggetti pubblici e consulenti. Sulla base delle idee ricevute, il Comune potrà definire politiche, in gestione diretta o tramite bandi specifici, per la valorizzazione del capitale umano, a supporto delle start up, servizi di accelerazione di impresa, anche attraverso convenzioni, concessione di spazi, collaborazioni. Ai partecipanti si chiede, tra le altre cose, di descrivere la propria idea in un “tweet” (140 caratteri di testo, come gli sms) e di accompagnarla con allegati che possono essere anche in formato audiovisivo.

Questa prima raccolta di idee e proposte si inserisce in un percorso più strutturato di valorizzazione del capitale umano e di sostegno alle start up, che vede impegnati il Comune e Democenter. Il 19 gennaio sarà pubblicato un bando per selezionare trenta idee di impresa, alle quali verrà offerto un pacchetto di workshop per arrivare, in tre mesi, a definire il business planning, il business model e il budget. I migliori otto progetti così sviluppati avranno a disposizione un servizio di accelerazione d’impresa da parte di consulenti specializzati, con l’obiettivo di arrivare a proporre sul mercato in tempi molto brevi le start up con maggiori potenzialità. Insieme al bando verrà attivato un blog dedicato alle start up e all’imprenditorialità giovanile. Altre attività riguarderanno il tema dell’orientamento, con la messa a sistema di tutte le opportunità e i servizi già presenti sul territorio e l’aggiunta di ulteriori servizi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e valorizzare le potenzialità dei ragazzi dai 18 ai 30 anni.

EFFETTO MODENA, SEI MESI DI LAVORO SULL’ECONOMIA

Incontri con le parti sociali, workshop e seminari per coinvolgere la città in una riflessione sul futuro della sua economia. Nasce da oltre sei mesi di lavoro nell’ambito di “Effetto Modena” l’idea di un patto per il lavoro dei giovani sulla quale l’Amministrazione ora investe con progetti e contributi.

Partito dal documento “10 proposte sull’economia modenese”, il percorso è proseguito con un workshop intersettoriale che ha visto la partecipazione di 60 rappresentanti di enti, imprese, fondazioni, associazioni di categoria, università, sindacati. Compito del workshop era elaborare, a partire da una analisi dei punti di forza e debolezza del contesto territoriale, proposte utili in sei aree tematiche strategiche. “La ricchezza e la concretezza di quanto emerso, la quantità e qualità delle azioni elaborate dai numerosi stakeholders danno il segno della vitalità e della capacità di reazione del tessuto economico e sociale modenese”, afferma il sindaco di Modena Giorgio Pighi. “Alcuni dei progetti proposti sono oggi realizzati, altri in fase di realizzazione e progettazione, molti altri potranno trovare spazio nei vari piani strategici, operativi e settoriali che il Comune o altri Enti sono chiamati a predisporre”.

La riflessione degli stati generali sull’economia ha visto poi l’organizzazione di un convegno, lo scorso 21 giugno, con esperti di livello nazionale. Dai diversi appuntamenti è emersa come priorità l’esigenza di creare posti di lavoro stabili per i giovani e al tempo stesso rilanciare l’economia modenese.

“Il Comune – riprende il sindaco Pighi – ha da subito lanciato l’idea di un ‘patto per i giovani’, un progetto contenitore nel quale trovare spazio sia per interventi tesi all’uscita dalla precarietà e alla stabilizzazione che per altri tesi a favorire innovazione, imprenditorialità, autoimpiego. I primi risultati stanno arrivando e anche la Regione Emilia-Romagna sta predisponendo un ‘Piano intergenerazionale’ per rendere stabile e sicuro il lavoro dei giovani e incentivare nuova imprenditorialità, mettendo a disposizione un fondo di 60 milioni di euro”.

Nell’ambito di “Effetto Modena”, gli stati generali della città dedicati all’economia, l’attenzione al tema del lavoro giovanile si è concretizzata anche nello “Startup cafè” del 17 novembre. Altre iniziative realizzate in città, come il Know camp alla Camera di commercio, Innova Day, Intraprendere e Modena Innova, sembrano dimostrare la presenza di un terreno fertile e di numerosi giovani disponibili a mettere in gioco le proprie idee, sperimentando modalità innovative come il co-working e il net-working.
















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