Un riconoscimento alle quasi 3 mila associazioni di volontariato che operano sul territorio dell’Emilia-Romagna, per “l’insostituibile attività svolta al servizio della società regionale e per i valori che esse esprimono”. Nell’Anno europeo del Volontariato (e in coincidenza con l’Anno internazionale del Volontariato proclamato dall’Onu), l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha voluto manifestare oggi “la propria attenzione e vicinanza alle tante realtà che con spirito di servizio e dedizione umana e civile operano in questo settore”, con un ‘Attestato di merito’ che è stato consegnato oggi a Bologna, nella sede dell’Assemblea, ai presidenti dei Centri provinciali di servizio per il volontariato, in qualità di rappresentanti di tutti le associazioni di volontariato operanti in ciascuna delle nove province emiliano-romagnole.
“Il vostro è un lavoro prezioso e insostituibile – ha sottolineato il presidente dell’Assemblea, Matteo Richetti, rivolgendosi ai rappresentanti del volontariato – un lavoro che è motivo di particolare orgoglio per la nostra comunità regionale e che costituisce uno dei tratti distintivi del nostro patrimonio democratico e solidaristico. Con la consegna di questo attestato – ha aggiunto Richetti – a nome di tutta l’Assemblea legislativa intendiamo sottolineare il ruolo di rappresentanza di una realtà, così numerosa e diffusa, il cui profilo si caratterizza per l’attenzione verso gli altri e il farsene carico, in controtendenza rispetto ad un contesto in cui molti hanno la tentazione di chiudersi nei propri bisogni e interessi”.
Un sentito ringraziamento per “l’importante riconoscimento” è stato espresso a più voci dai presidenti dei Centri provinciali di servizio per il volontariato presenti all’incontro, dai quali è emersa anche la sottolineatura della necessità di operare in modo integrato con le istituzioni, cui compete la programmazione, per poter affrontare i bisogni che in modo sempre più pressante emergono sul campo.
Accanto al presidente Richetti, che ha assicurato “disponibilita istituzionale e politica”, erano presenti all’incontro i membri dell’Ufficio di Presidenza Maurizio Cevenini, Roberto Corradi, Sandro Mandini e Mario Mazzotti. Hanno ricevuto l’attestato: Pier Luigi Stefani, presidente di Volabo (Bologna), Alberto Fiorini, presidente di Agire Sociale (Ferrara); Gilberto Bagnoli, presidente Ass.i.pro.v (Forlì-Cesena); Angelo Morselli, presidente di Volontariamo (Modena); Fabio Fabbro, presidente di Forum Solidarietà (Parma); Valeria Parietti, presidente di Svep (Piacenza); Tito Gobbi, presidente di Dar Voce (Reggio Emilia); Enzo Pastore segretario di Volontarimini (Rimini).
L’attestato di merito dell’Ufficio di Presidenza sarà recapitato in questi giorni a tutte le associazioni di volontariato dell’Emilia-Romagna.
VOLONTARIATO, ALCUNI NUMERI
Le associazioni di volontariato emiliano-romagnole iscritte ai registri provinciali sono attualmente 2.919. La distribuzione nelle nove province registra la massima presenza a Bologna, dove sono presenti 606 associazioni. A seguire Parma con 406, Modena con 370, Forlì-Cesena con 318, Reggio Emilia con 273, Ravenna con 272, Ferrara con 249, Piacenza con 230, Rimini con 195.
I principali ambiti in cui operano sono quelli dell’assistenza sociale (1.154, pari a circa il 40%) e quello della sanità (925, circa il 32%). Vengono poi quelle che si occupano di ambiente, in particolare della promozione e valorizzazione dei beni ambientali (250), quelle impegnate nella protezione civile (246) e, a seguire, le associazioni operanti nella tutela dei diritti (182), quelle presenti nell’ambito della cultura, che mirano alla promozione e valorizzazione dei beni culturali (84) e le realtà specializzate nel settore dell’istruzione e della ricerca (64). Un numero più ridotto si occupa di filantropia in generale o di promozione del volontariato e altre si occupano della promozione dello sport finalizzato a obiettivi di solidarietà e integrazione.
Il numero complessivo dei soci iscritti alle varie organizzazioni è di oltre 831 mila, pari al 18,75% del totale della popolazione residente in Emilia-Romagna all’1 gennaio 2011. Di questi, oltre 107 mila sono soci attivi che prestano con regolarità la loro opera per il raggiungimento delle finalità dell’associazione.