“Siamo di fronte ad una situazione economica particolarmente difficile che minaccia, proprio in queste ore di aggravarsi ulteriormente e ritengo indispensabile oggi più che mai la cura della comunità, ovvero quello spirito di solidarietà reciproca che nasce tra le nostre famiglie in un contesto di crisi, rappresenta un’occasione e un messaggio importante da valorizzare. Un messaggio di coesione sociale e quello della coesione sociale deve rappresentare il nostro binario obbligato per seguire un percorso di contrasto efficace contro gli effetti della crisi..”.
Gli enti locali non riescono più, da soli, ad affrontare le sempre piu’ crescenti richieste d’aiuto che provengono dei cittadini più vulnerabili ed hanno bisogno di creare nuove organizzazioni che, sfruttando la sussidiarietà, agiscano sinergicamente e tempestivamente sulle situazioni più critiche.
Così Luca Caselli, Sindaco della città, ha chiosato il proprio intervento di saluto-augurio a tutti i partecipanti al convegno progetto europeo“4SEE”- “Rete di paesi europei per il sostegno all’economia sociale “che ha fatto tappa a Sassuolo, ieri Giovedì 10 novembre, quando i partner dei paesi polacchi, irlandesi, greci ed albanesi sono stati per una intera, rilevante giornata di studio e confronto, presso l’Auditorium “p. Angelo Bertoli” di via Pia 108, sugli interventi realizzati nella nostra città.
Temi ed esperienze che sono stati posti a confronto sul tema degli interventi realizzati e della gratuità. In particolare si è parlato: del Centro Raccolta Alimenti “Don Alfonso Ugolini” e dei progetti “Nuovamente” e “Casa CRI” e la situazione di casa nostra verrà confrontata proprio con quelle dei partner europei presenti. Proprio il Centro unico e il relativo coordinamento tra le Associazioni costituiscono il primo, rilevante modello di questo tipo, a livello provinciale.
“La particolare situazione economica globale che stiamo vivendo – ha puntualizzato Luca Cuoghi, Assessore delegato del Comune di Sassuolo all’Associazionismo e Solidarietà – richiede infatti nuovi e più efficienti approcci nel contrasto alla povertà e nel sostegno alle famiglie ed alle persone
in difficoltà. L’Assessore ha sinteticamente delineato il quadro complessivo degli interventi messi in essere dall’ente locale nell’ultimo anno a sostegno delle famiglie e contro gli effetti della povertà e disagio sociale:
– 2 i mil.ni di euro spesi nel complesso degli interventi erogati dal Comune nei casi di bisogno erogati con buoni pasto, acquisto di medicinali e farmaci, pannolini, contributi per situazioni familiari di marcato disagio;
– 1.134 gli accessi complessivi di richiesta di intervento da parte di cittadini che si sono rivolti nell’arco del 2010 agli uffici dei Servizi Sociali del Comune;
– 40 i tirocini formativi (6 mesi a 500 euro) avviati con altrettanti disoccupati richiedenti che hanno la necessità di far fronte al sostegno del nucleo familiare
– 60.000 gli Euro raccolti attraverso offerte e donazioni, nel Fondo di Solidarietà comunale, attuato proprio dall’ente per avere una riserva economica già pronta destinata in particolar modo alle emergenze familiari legate agli sfratti.
– Continua l’attività dello sportello I.E. S. Interventi economici Straordinari, destinati a mitigare le conseguenze della perdita del lavoro, con Agevolazioni sulle tariffe dei servizi d’infanzia, della Tia e delle rette..
Cifre e dati, questi ultimi, tutti riferiti all’ultimo anno solare e che, più di qualunque considerazione, forniscono il quadro d’insieme di un povertà e di un disagio sociale sempre più diffusi.
Articolato ed esaustivo l’intervento di Maria Bruna Corradini che, partendo da un’esposizione del ruolo, delle prerogative statutarie e delle attività della Croce Rossa Italiana chiamata ad assicurare a tutti, senza distinzione alcuna sia negli scenari dei conflitti globali moderni, come nelle situazioni di disagio e povertà localizzati e presenti anche nelle società economicamente più sviluppate come la nostra, ha illustrato le attività della CRI a livello locale,, operante da 17 anni nell’ambito distrettuale. La Corradini ha sottolineato il ruolo svolto nel negozio di Casa Cri, in via Fenuzzi dove attraverso la vendita di oggetti e manufatti a cura di volontari CRI, si possono ricavare finanziamenti destinati all’acquisto di generi di prima necessità e alimenti da distribuire agli indigenti.
Don Sergio Pellati, resp.le della “Caritas” Vicariale di Sassuolo – valle del Secchia e Andrea Brunetti, coordinatore sempre della Caritas vicariale e resp.le del progetto “Nuovamente”, hanno poi offerto un quadro accurato dell’azione e degli obiettivi promossi nell’attività della Caritas.
Se Don Pellati, sottolineando come permangano ancora, nel nostro modello sociale, convinzioni volte a sostenere un modello di sviluppo così improntato fortemente ai consumi e che in realtà è ben al di sopra delle nostre possibilità, ha avvistato proprio in questa erronea convinzione, il pericolo di un modello culturale che deve essere modificato in profondità.
A favore di una solidarietà partecipe invece più radicata e diffusa, ad ogni livello di scala sociale.
Andrea Brunetti ha altresì sottolineato come il non facile lavoro d’insieme che la Caritas, ha attibvato nella sede di “Nuova Mente”, centro destinato al recupero di mobili, suppellettili , abiti usati e dove gli oggetti possono costituire opportunità per gli altri, generando un ciclo virtuoso di rapporti sociali.
Significativo poi che, nel complesso delle richieste arrivate al Centro “Nuova Mente”, il numero maggiore (oltre 150 le richieste di pacchi alimentari) provenga da famiglie italiane. Intanto a sfatare il luogo comune radicato che vuole quello delle famiglie straniere a costituire il numero maggiore nelle richieste di aiuto e assistenza.
“Italiani che, ha aggiunto Brunetti – a volte, alla prova dei fatti, vediamo non voler rinunciare a beni di consumo non strettamente necessari, ad esempio gadget tecnologici o auto anche non utilitarie ed altro ma a forte riconoscibilità identitarie nella scala sociale determinata dai consumi..
Mettendo incredibilmente a repentaglio la tenuta effettiva del nucleo familiare senza risorse per le necessità primarie”
Un centro quest’ultimo, ha aggiunto Brunetti – che dallo scorso 4 Novembre viene gestito da un’Associazione di volontari denominata “il melograno”, proprio a testimoniare la ricchezza dei diversi approcci metodologici (come gli spicchi) portati da ogni associazione in un unico ed arricchente progetto..
Il Programma della giornata, a cura dell’Ufficio Europa del Comune di Sassuolo, a cui si affiancano,in veste di enti partner italiani la Provincia di Modena, il Comune di Modena, i Comuni di Formigine,Maranello, Pavullo, Savignano sul Panaro e Nonantola, nonché i Comuni europei di: Skutari, Kilkenny e Strzegom e di un comune della Grecia ha inoltre registrato gli interventi di: Milla Colombini, del “Forum UTE”, Paola Gobbi, Pres.sa di “Meridiana Solidarieta’ Onlus”, M. Bruna Corradini del Comitato locale della Croce Rossa Italiana, Chiara Rubbiani, Direttrice del Centro Servizi per Il Volontariato, con le coordinatrici Cristina Ronchi e Stefania Micheli, Agnieszka Misztal, del Comune partner europeo di Strezgom, Polonia.
Nel pomeriggio si sono quindi svolte le visite “sul campo”, a partire dalla “Casa Cri” di via Pretorio, per poi spostarsi in viale San Pio X, presso la sede operativa di “nuovamente” e infine in via San Simone alla sede del C. R. A. “Don Ugolini”.