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Vallicelli “torna” in Sacmi

Disporre di un’officina di carpenteria pesante lavorata, non lontana dalla sede imolese. Con lo scopo di gestire in modo più efficace ed efficiente molte delle attività comuni all’officina meccanica principale di Sacmi. Queste le ragioni “industriali” che hanno convinto Sacmi ad acquisire la forlivese Vallicelli, che si chiamerà Sacmi Carpmec e sarà diretta dall’ing. Walter Tontini, con Marco Fattorini (presidente), Simona Zardi e Massimo Cavalli designati come membri del nuovo cda.Ma quella di Vallicelli non è soltanto un’operazione industriale, ma anche un modo per portare ad esito positivo una lunga partnership industriale che si è consolidata negli anni, da quando, negli anni Settanta, la Vallicelli srl si affacciava nel settore della carpenteria pesante come produttore di cilindri per la macinazione delle argille ceramiche e nella produzione di carriponte e paranchi per il sollevamento industriale. Già cliente della Metalmeccanica di Forlì (poi confluita in Vallicelli attraverso la fusione con Comef) Sacmi ha continuato per anni a servirsi delle produzioni Vallicelli, fino a vendere addirittura all’azienda, all’inizio degli anni Duemila, la propria isola di saldatura.

Naturale, quando il fondatore e titolare Romeo Vallicelli decide di mettere l’azienda in vendita, l’interessamento da parte di Sacmi che ha visto nell’accordo per l’utilizzo dell’intero complesso – 40mila mq di cui 8.400 di capannone – un’opportunità di crescita e anche un modo per dare continuità a una parabola imprenditoriale importante, quasi “all’antica”. Ad avere attirato l’attenzione di Sacmi, in particolare, il reparto produzione cilindri per mulini, che dà lavoro a 22 addetti, ma saranno mantenute anche le altre produzioni di carpenteria realizzate per settori industriali diversi dalla ceramica quali il minerario, l’energetico e l’alimentare.

Un’acquisizione, dunque, che coniuga esigenze di continuità e necessità di rinnovamento, con Sacmi Carpmec che, in prospettiva, potrà ritagliarsi un ruolo produttivo di prim’ordine all’interno del Gruppo.

Inoltre la stessa sezione di progettazione mulini potrebbe trovare un valido supporto, in Sacmi Carpmec, per analisi preventive, simulazioni e prove; così come la presenza di un’officina meccanica, di un reparto di verniciatura e di un’area di sviluppo dotata di ponti adeguati potrebbe permettere a Sacmi di esternalizzare le attività di montaggio o di collaudo, ottimizzando al meglio le attività nella “casa madre” imolese. Per non parlare infine delle ulteriori opportunità sul fronte whiteware e beverage, per una sempre migliore sinergia tra le varie società del Gruppo.

















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